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Latina: discariche, lettera del sindaco a Renzi

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Latina, 20 ott. (Adnkronos) – In una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, al Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ai consiglieri regionali del Lazio e ai sindaci del Lazio i cui comuni ospitano discariche di rifiuti, il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, ha formalizzato una proposta di modifica della normativa inerente la destinazione della percentuale della tariffa dei rifiuti dedicata alla gestione delle discariche dopo il loro esaurimento.
“La proposta prevede che la percentuale pagata dai cittadini nella tariffa dei rifiuti per consentire le operazioni di bonifica delle discariche ‘post mortem’, cioè ad esaurimento e chiusura delle stesse, -spiega nella lettera il primo cittadino di Latina- non resti nelle casse della società privata che gestisce la discarica stessa, ma venga versata alla Regione e una parte degli interessi maturati da detti accantonamenti venga destinata ad opere di risanamento e migliorie ambientali a garanzia dei Comuni che ospitano gli invasi in questione. Anche alla luce delle recenti inchieste sono convinto che non Le sfugga l’assurdità del fatto che questi soggetti privati – continua- incassano decine di milioni di euro in contanti potendo fare ciò solo a fronte di polizze fideiussorie che, se stipulate, al massimo garantiscono una copertura di cinque anni rinnovabili, a fronte di un obbligo di prestazione di servizio che va dai dieci ai venti anni”.
“Il tutto appare ancora più incomprensibile se si pensa agli interessi e agli investimenti che detti accantonamenti forniscono ai privati che li gestiscono e che, diversamente, ritengo dovrebbero essere a disposizione delle casse pubbliche trattandosi di denaro versato dai cittadini. È evidente che il meccanismo descritto -aggiunge- crea un danno alla collettività, come emerso dalla brillante operazione della Questura di Latina, aggravato in modo irreversibile nel momento in cui detti fondi vengono utilizzati per scopi impropri e/o illeciti”.