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Lavoro: Bonanni, Jobs Act Renzi ci convince

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Roma, 9 gen. (Labitalia) – Il 'Jobs Act' di Matteo Renzi convince la Cisl. E' il segretario generale della confederazione di via Po, Raffaele Bonanni dai microfoni di SkyTg24, a commentare positivamente il nuovo piano del lavoro che il neo segretario Pd si appresta a girare alle forze politiche. "Siamo tendenzialmente favorevoli perche' l'idea di dare forza ad un solo contratto eliminando tutti i contratti civetta, tipo le false partite iva che servono solo a pagare meno i giovani, ci convince", dice. "Certo dobbiamo parlarne ancora molto tra di noi ma tendenzialmente lo vediamo con molto favore", ribadisce avvertendo pero' che non bastano le sole regole a sbloccare il mercato del lavoro, serve invece "una buona economia". "La classe dirigente parla di occupazione ma l'unico sforzo che ha fatto e' regolare solo le norme senza preoccuparsi di favorire gli investimenti. E questo produce un corto circuito pericoloso. Senza rimuovere gli ostacoli per attarrre investimenti non avremo nessun lavoro", spiega ancora. E la Cisl, annuncia ancora Bonanni, e' favorevole a un incontro con Renzi. "Spero che decida di avere un confronto con noi. Dal sindacato potrà avere solo apporti positivi", dice ancora il segretario della Cisl condividendo anche la richiesta, avanzata sempre dal segretario Pd, di cambiamento del ruolo del sindacato. "Il sindacato deve cambiare perche' ne ha bisogno" aggiunge Bonanni, ammonendo che "il problema sono le forze conservatrici che hanno sempre ostacolato lo sviluppo di relazioni industriali moderne". "Noi siamo vittime di questo, le nostre sedi sono state assalate e io stesso vilipeso", ricorda ancora avvertendo: "benvenga la sua richiesta ma stia attento a non confonderci con quanti dicono che il sindacato deve restare quello che era nel Novecento". E Bonanni approva anche "con straordinario favore" la proposta , inserita sempre nel Job act, di prevedere la presenza di lavoratori all'interno dei Cda aziendali. "E' una nostra proposta storica", ricorda, raffreddando invece gli entusiasmi quando passa a commentare la richiesta di una legge sulla rappresentanza. "La rappresentatività e' materia delle parti" ricorda. E a dimostrazione di questo annuncia: "Stiamo chiudendo l'accordo con Confindustria". Lo stesso firmato due anni fa ma non ancora operativo per la mancanza dell'intesa sui regolamenti unitari.