Roma, 25 set. (Adnkronos) – Un accordo sulla riforma del lavoro “è possibile”, e la proposta avanzata da Gianni Cuperlo “è ragionevole”. Così, in una intervista a La Repubblica, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, secondo il quale quella che si è aperta nel Pd “è una discussione di merito ed è naturale che nelle discussioni di merito i toni possano essere accesi”.
E’ giusta, sottolinea Chiamparino, l’idea di definire alcuni ambiti in cui il reintegro sia obbligatorio: “i diritti civili e le discriminazioni non sono sanabili con una multa. Non può essere che se uno viene licenziato per il suo orientamento sessuale, il suo credo religioso, la sua appartenenza a un sindacato, questo comportamento possa essere perdonato con una manciata di euro. È chiaro che in quei casi il reintegro deve essere obbligatorio”.
Nella riforma del lavoro, secondo Chiamparino, ci dovrebbero essere “il contratto unico per tutti i dipendenti dell’industria. E la creazione di un sistema che dà più importanza ai contratti di gruppo”. Come ha fatto Marchionne alla Fiat? “Certo, perché le aziende che stanno sul mercato globale hanno bisogno di rispondere in tempo reale alle richieste di commesse. Ma, a differenza della Fiat, bisogna garantire il diritto di essere rappresentati a tutti i sindacati”, risponde Chiamparino.