Roma, 12 nov.(AdnKronos) – “La cassa integrazione è tornata a crescere in maniera significativa. Sono dati che mandano un segnale chiaro ed evidente: è una sveglia a chi è ancora disattento all’emergenza vera del paese che è l’occupazione. Dati pesanti che mostrano un paese ancora in piena recessione, a fronte dei quali le misure della legge di stabilità, benché vi si sia uno sforzo di equità e di scelte espansive, da sole non sono in grado di produrre una spinta che faccia ripartire l’economia”. “Questi dati ci confermano che il rischio della tenuta sociale è forte se non ci saranno risposte adeguate”, prosegue. Ma le risposte sembrano al sindacato al momento inadeguate: “i 2 miliardi della legge di stabilità insufficienti per l’estensione degli ammortizzatori sociali”.
La Cisl, dunque, chiede con forza che sia aumentato lo stanziamento di due miliardi per il 2015 finalizzati a finanziare sia le riforme del Jobs Act che gli ammortizzatori in deroga: “si tratta di una cifra del tutto insufficiente per realizzare il vasto ambito di riforme preannunciate, dall’estensione degli ammortizzatori sociali ai lavoratori che oggi ne sono privi all’allargamento delle tutele per maternità, e soprattutto alla riforma dei servizi per l’impiego, che dovrebbe diventare la riforma principale per garantire finalmente effettività, omogeneità, coordinamento delle politiche del lavoro, in grado di offrire opportunità reali a chi ha perso il lavoro o rischia di perderlo, come i moltissimi cassintegrati che rischiano di non poter rientrare nelle aziende di provenienza”.