Roma, 18 set. (Adnkronos) – “Aggiornare il codice del lavoro non significa cancellare i diritti dei lavoratori. Significa, anzi, abbracciare tutto il mondo del lavoro, compresi quelli che fino ad oggi sono sempre rimasti al di fuori di ogni diritto, degli apolidi del lavoro”.Così l’europarlamentare del Pd, Alessandra Moretti, interviene nel dibattito sull’articolo 18.
” L’articolo 18 interessa il 2,4% delle aziende italiane: sappiamo bene quale sia il nostro tessuto produttivo, un mondo fatto di piccole imprese che è importante rivitalizzare facilitando l’accesso al lavoro e riducendone il costo -continua Moretti-. Con il Jobs Act il governo intende riformare nella sua interezza il sistema del lavoro agendo su più fronti: semplificando la giungla dei contratti, puntando sulla formazione dei giovani ma poi riuscendo anche a tenerli in Italia attraverso un meccanismo di riequilibro di un mercato del lavoro dove oggi regna la più totale diseguaglianza”.
“Nessuno vuole ridurre le garanzie, che invece vogliamo allargare a tutti i lavoratori attraverso il meccanismo del contratto a tutele crescenti che offre protezione a tutti i dipendenti, che fin dal primo giorno hanno garantiti gli ammortizzatori sociali -dice ancora l’eurodeputata-. Credo però che un clima di barricate su questo tema non faccia bene al Paese e che si possa giungere a uno scambio: più ammortizzatori sociali e tutele crescenti per tutti, in cambio del reintegro. Proprio perché il lavoro è dignità, dobbiamo creare le condizioni perché ci sia più lavoro per tutti, ben sapendo che riformando il sistema possiamo essere più attraenti per gli investitori esteri e per i nostri stessi imprenditori” conclude Moretti.