Roma, 6 ott. (Adnkronos) – “L’ipotesi prospettata dal segretario della Fiom Landini di una occupazione di fabbriche nel caso di politiche pubbliche o aziendali ritenute in danno dei lavoratori appare quantomeno antistorica e senza eguali in Occidente. L’esperienza vissuta dai sindacati tedeschi nella crisi del 2003 in Germania come quella del sindacato americano nel caso Chrysler insegnano quanto sia stata utile ai lavoratori la logica della condivisione piuttosto che del conflitto”. Lo dichiara in una nota il capogruppo al Senato del Nuovo centrodestra, Maurizio Sacconi.
“I cambiamenti epocali con cui dobbiamo fare i conti -aggiunge- non consentono un ruolo del sindacato indipendente dalle politiche pubbliche di crescita e da quelle aziendali di competitività”.
“Per questa ragione dobbiamo incentivare la contrattazione aziendale, concentrando forme di detassazione e di decontribuzione sugli incrementi retributivi che essa può assicurare o garantendo sostegni alla stessa partecipazione azionaria dei lavoratori”, conclude Sacconi.