– Roma, 21 set. (Adnkronos) “Alfano e Renzi danno segnali forti e chiari di rinnovamento. Cambiare lo Statuto significa uscire dal ‘900 ideologico e dai suoi pregiudizi contro l’impresa”. E’ il presidente dei senatori Ncd, Maurizio Sacconi, ad intervenire così sull’acceso dibattito che vede al centro la riforma del lavoro e in particolare l’art.18.
“La monetarizzazione del licenziamento disciplinare non discriminatorio -sottolinea l’ex ministro- consente all’impresa coesione, produttività, propensione a crescere”.
“Il problema non è quindi nel periodo di prova essendo stati liberalizzati i contratti a termine nei tre anni. Né sono oggi difficili i licenziamenti ‘economici’ che lo stesso sindacato accompagna agevolmente. Servono -rimarca Sacconi- norme per crescere e quindi utili a superare altrettanto agevolmente inefficienze e improduttività”.