Roma, 12 nov. (AdnKronos) – “L’Italia ha il record dei giovani Neet” ovvero gli inattivi non impegnati in istruzione, lavoro o formazione. Anzi, “è il solo paese Ocse con un numero di inattivi cresciuto durante la crisi”. Lo ha ricordato Stefano Scarpetta, direttore del dipartimento Lavoro e Affari Sociali dell’Ocse, intervenendo a un convegno a Roma.
“In Italia – ha aggiunto – si è registrata una significativa riduzione dei salari orari, più forte di quelle viste in crisi precedenti, fattore aggravante anche per chi ha mantenuto il lavoro”.
Scarpetta ha infine sottolineato come la crisi abbia portato a un “aumento tendenziale della disuguaglianza nella distribuzione dei redditi, dovuta anche all’impennata dei top income.