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Lavoro: studenti in piazza contro riforma scuola e Jobs Act

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Milano, 14 nov (AdnKronos) – Dal furgone noleggiato alla testa del corteo studentesco che oggi sfilerà per le strade di Milano spunta un muro di casse e uno striscione che parla direttamente al Governo: “la buona scuola siamo noi”. È il carro delle reti studentesche riunite in largo Cairoli, il primo dei tre che accompagneranno il migliaio di partecipanti ora presenti fino a piazza Fontana. Tra di loro si contano gli studenti delle medie superiori, gli universitari, ma anche gli iscritti alla Confederazione unitaria di base (Cub, presente con un proprio carro), al partito Rifondazione comunista e ai collettivi che aderiscono alla rete Attitudine no Expo. Una piazza variegata per protestare contro i due temi caldi dell’autunno: la riforma della scuola Renzi-Giannini e il Jobs act.
“Siamo in piazza per protestare contro il Job act e la riforma della scuola – spiega Francesco Vivone, 22 anni, iscritto alla facoltà di Giurisprudenza della Statale di Milano -. Della riforma Renzi-Giannini contestiamo soprattutto la possibilità che concede al capitale privato di entrare nel sistema pubblico dell’istruzione – prosegue il rappresentante degli studenti -, il finanziamento pubblico alle scuole private e il passaggio degli stage formativi nelle aziende”.
Al centro della manifestazione anche la riforma del lavoro, il Jobs act, definito “una fabbrica di precarietà” da Federico Gutgeld, 18 anni, rappresentante dell’Unione degli studenti (Uds) al liceo meneghino Leonardo Da Vinci. “Abbiamo paura di non poterci nemmeno affacciare sul mondo del lavoro – sostiene Francesco – per questo chiediamo l’estensione delle tutele garantite dall’art 18 al resto del mondo del lavoro e che l’avviamento lavorativo non si trasformi in un periodo infinito di precarietà”. (segue)