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Lavoro: Uil, proteste Calabria segno disagio sociale, si apra tavolo

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Roma, 1 ott. (AdnKronos) – “Le proteste e la mobilitazione in Calabria sono un segnale di disagio sociale per tutto il Paese”. E’ il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy, a commentare la forte mobilitazione dei lavoratori calabresi. Un disagio “cresciuto con la crisi, alimentato dalla lentezza con cui vengono erogati i sussidi e inasprito dall’incertezza per il proprio futuro a seguito dei recenti provvedimenti del Governo in materia di ammortizzatori sociali in deroga” oltre alla “frammentarietà degli interventi e la mancanza totale di una prospettiva di crescita”.
“Occorre correre ai ripari dando risposte alle tante promesse fatte, sia in termini di continuità dei trattamenti di sostegno al reddito, sia con politiche mirate di investimenti che creino vere opportunità di lavoro in una Regione in cui si sta creando un enorme bacino di lavoratori abbandonati a se stessi”, aggiunge.
E chiede al governo che si “apra immediatamente un tavolo presso il ministero del Lavoro con l’obiettivo di sbloccare le risorse già stanziate per gli ammortizzatori e per cercare di correggere un provvedimento che rischia di lasciare senza alcun sostegno al reddito migliaia di lavoratori non soltanto in Calabria, ma in moltissimi altri territori del nostro Paese”