Home Nazionale Le proposte della Uil in ‘Una quotidiana dedizione al futuro’ di Proietti

Le proposte della Uil in ‘Una quotidiana dedizione al futuro’ di Proietti

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Roma, 23 giu. (Labitalia) – Con un titolo che riecheggia una frase di Piero Calamandrei, “Una quotidiana dedizione al futuro”, approda in libreria l’ultimo lavoro di Domenico Proietti, segretario confederale della Uil (Tullio Pironti ed., 303 pagg., 15 euro), che porta come sottotitolo ‘Nuove sfide per il sindacato riformatore’. Il libro raccoglie i principali interventi di Proietti degli ultimi quattro anni sui temi sindacali, politici ed economici di stretta attualità, visti dalla parte di “un sindacalismo che guarda al futuro ma che non rinuncia alle radici passate”, come scrive il sociologo Mimmo Carrieri nell’introduzione.
E così, dalla sfida per un nuovo welfare a quella per un nuovo fisco fino alla questione ‘principe’ della ridefinizione di cittadinanza, rappresentanza e democrazia, Proietti affronta a viso aperto i temi in campo. Accade con il tema delle pensioni per il quale “la Uil ha il coraggio di dire che in prospettiva esiste un problema di riequilibrio intergenerazionale e lo diciamo noi che siamo stati e saremo tra i più strenui difensori dei lavoratori sulle pensioni”, come scrive il dirigente sindacale.
Premesso che “i numeri descrivono chiaramente un sistema pensionistico in perfetto equilibrio”, per Proietti occorre ora riportare “dentro il sistema previdenziale una parte consistente delle risorse che vi sono state sottratte”, soprattutto ad opera della cosiddetta legge Monti-Fornero, “la più gigantesca operazione di cassa mai fatta -spiega il sindacalista- sul sistema previdenziale italiano”.
Al tema delle pensioni viene dedicato il capitolo più consistente del libro con un’analisi attenta e documentata della sostenibilità delle pensioni future e dei coefficienti di trasformazione con la sottolineatura della necessità di reintrodurre “elementi di flessibilità in un sistema estremamente irrigidito”. In questa direzione, vanno “le proposte avanzate negli ultimi mesi da Cesare Damiano, Tiziano Treu e Piero Ichino”, dice l’esponente della Uil, che però ritiene “non percorribile” la strada delle penalizzazioni in caso di anticipo, che rischia di colpire maggiormente i lavoratori precoci e quelli che svolgono le mansioni più faticose ed usuranti”.
L’altro obiettivo del sindacato rimane quello della riduzione delle tasse sul lavoro, “sottolineando come la vera priorità sia quella di ridurle sui redditi da lavoro dipendente e da pensione”, dice Proietti, che aggiunge: “Su questo possiamo e dobbiamo ricercare delle alleanze e su questo dobbiamo ricercare delle alleanze e instaurare un rapporto positivo con larga parte del mono imprenditoriale”.
Con molte altre proposte che realisticamente si intrecciano anche con lo scenario politico, Proietti nel suo lavoro rende testimonianza che “i sindacati non sono statici e non sono fermi”, come ancora scrive Carrieri. “Magari sono dei mastodonti che vantano milioni di iscritti”, spiega il sociologo, ma “con una vasta gamma di azioni e di proposte” che da una parte cercano risposte da fornire a un mondo del lavoro fortemente pluralizzato e dall’altra sono impegnati in un lavorio costante per cercare soluzioni di carattere ampio e generale”.