Roma, 26 mag. – (Adnkronos) Il ruolo che la Pubblica Amministrazione può svolgere nell’ambito del fenomeno dell’economia collaborativa e come la diffusione di modelli di sharing economy può cambiare la governance di città e territori, generare innovazione sociale, stimolare un rinnovamento all’insegna della sostenibilità in settori importanti dell’economia italiana. Temi al centro dell’incontro ”Twist and Share. La Pa alla svolta dell’economia collaborativa”, realizzato da OuiShare Italia in collaborazione con Hopen e Collaboriamo.org e con il sostegno di Banca Prossima, in programma per il 29 maggio nell’ambito di Forum Pa 2014.
Al centro del confronto, le nuove forme di organizzazione del lavoro, di cohousing, di trasporti, di ospitalità, di nuova imprenditoria rurale, tutto all’insegna dell’economia collaborativa, caratterizzata dall’adozione di meccanismi di condivisione e collaborazione tra cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni lungo l’intera filiera di produzione, consumo e distribuzione del valore. Fenomeno non più di nicchia, visto che negli Usa ha scambiato o prestato beni il 52% delle persone, in Inghilterra il 64%.
“In Italia i numeri sono più bassi ma – spiega Marta Mainieri di Collaboriamo.org – con un 13% della popolazione che ha utilizzato almeno una volta servizi di sharing, l’economia collaborativa si avvicina anche nel nostro Paese al tipping point della diffusione massiccia tra la popolazione. A questo 13% si aggiunge un altro 10% che si dichiara interessato, mentre il 59% conosce il fenomeno almeno per sentito dire”. Tra i servizi più utilizzati ci sono quelli legati alla mobilità (car-sharing), all’alloggio condiviso, allo scambio e al baratto. (Dati: Sharitaly, novembre 2013).