Home Nazionale Leopolda: il palco ricorda un garage con banchi da falegname (2)

Leopolda: il palco ricorda un garage con banchi da falegname (2)

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– Come di consueto davanti al palco della Leopolda due file di sedie tutta la lunghezza del padiglione. Su una parete su fondo nero spiccano cinque cartelloni con i colori rosaceo e celeste, due dei quali riportano il titolo della quinta edizione della Leopolda. Sugli altri tre grandi cartelloni sono raffigurate frasi che sono state smentite dalla storia. Su di essi si legge: “Manca di immaginazione e non ha idee originali”, frase che pronunciò il direttore del giornale che licenziò Walt Disney; “Non c’è alcun motivo per il quale una persona dovrebbe avere un computer a casa sua”, frase pronunciata da Ken Olson, presidente di Digital Equipment Corporation nel 1977; “Il rock and roll sarà passato di moda entro giugno”, frase riportata in un articolo della rivista “Variety” del 1955.
A fianco del padiglione con il palco e la platea ce n’è un’altro con cento tavoli che servirà sia per i pranzi e le cene che per i gruppi di lavoro che si terranno nella giornata di domani. Anche qui sulla parete divisoria sono affissi grandi cartelloni con il titolo della Leopolda e con altri dove si leggono sempre frasi smentite dalla storia successiva. “Non ci piace il loro sound e la musica suonata con le chitarre è in declino”, è la frase pronunciata nel 1962 dalla casa discografica Decca che rifiutò di mettere sotto contratto di Beatles. “Il cavallo è destinato a rimanere, mentre l’auto è solo una moda passeggera”, si legge in un altro cartello che ricorda una frase di un finanziere americano che all’inizio del Novecento invitò a non investire nei motori della Ford. “La fama di Picasso sfiorirà rapidamente”, è la frase riportata dal critico d’arte americano Thomas Craven nel 1934.

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