Home Nazionale L’influenza ogni anno colpisce tra 6 e 9 milioni di italiani

L’influenza ogni anno colpisce tra 6 e 9 milioni di italiani

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– In Italia ogni anno colpisce tra i 6 e i 9 milioni di persone, e nelle persone anziane e con patologie croniche può avere esiti letali. Secondo alcune stime causa circa 8.000 morti all’anno, il doppio di quelli per incidenti stradali. L’influenza è stata al centro del Congresso nazionale della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) appena concluso a Riccione dove si è ricordato l’importanza della campagna di vaccinazione anti-influenzale stagionale, che come ogni anno parte ad ottobre.
“La vaccinazione – spiega Paolo Bonanni, ordinario di Igiene all’università degli Studi di Firenze e Coordinatore del Gruppo Vaccini della SItI – rappresenta il solo strumento veramente efficace nel limitare i danni dell’influenza. E’ perciò di fondamentale importanza che gli anziani e tutti coloro che sono a rischio elevato di complicanze si vaccinino anche quest’anno, seguendo le indicazioni emanate dalle Autorità sanitarie. Anche a medici e infermieri – prosegue l’esperto – è fortemente raccomandata la vaccinazione sia per protezione individuale, sia per evitare di essere fonte di contagio per i pazienti che assistono. Analogamente, si devono vaccinare i conviventi familiari di pazienti affetti da malattie croniche”.
“Oltre all’utilizzo dei farmaci anti-infiammatori prescritti dal proprio medico di famiglia – dice Bonanni – il consiglio è quello di astenersi dal lavoro e stare a riposo fino alla completa risoluzione. Comportamenti inutilmente ‘eroici’ possono contribuire invece a diffondere l’infezione sui luoghi di lavoro e mettono a rischio di ricadute e di complicanze anche gravi. Per evitare il contagio – conclude Bonanni – è dimostrato estremamente importante lavare frequentemente le mani con acqua e sapone”.
Il vaccino, analogo per composizione a quello dello scorso anno, va somministrato in unica dose (due dosi a distanza di un mese sotto i 9 anni di età in soggetti mai vaccinati nelle stagioni precedenti) entro fine dicembre, preferibilmente entro novembre. L’importanza della vaccinazione per la salute di tutti i cittadini è peraltro testimoniata dal progressivo abbassamento dell’età alla quale essa è raccomandata in molti Paesi avanzati.
Anche la SItI ha indicato in un proprio documento le motivazioni che rendono fortemente auspicabile da subito un’estensione dell’offerta della vaccinazione sopra ai 60 anni (invece degli attuali 65 anni), per potere raggiungere più efficacemente i molti soggetti affetti da patologie croniche nella fascia di età 60-65 anni. In caso di malattia influenzale anche alcune semplici regole di condotta possono però contribuire ad una più rapida guarigione e a contenere la diffusione del virus.