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Ljubimov: Teatro alla Scala, ha portato nuovi linguaggi sulla scena

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Milano, 5 ott. (AdnKronos) – “Il regista Jurij Ljubimov, scomparso oggi a Mosca, ha offerto un contributo poetico insostituibile alla definizione dell’identità artistica del Teatro alla Scala tra gli anni ‘70 e gli anni ’80. Invitato da Paolo Grassi e Claudio Abbado, ha segnato attraverso pochi titoli di grande impatto una svolta sulla scena milanese portando alla Scala nuovi linguaggi registici”. E’ q uanto si legge in una nota del teatro alla Scala.
Il debutto scaligero di Ljubimov avvenne nel 1975 con la prima esecuzione assoluta di “Al gran sole carico d’amore” di Luigi Nono al Teatro Lirico, con Claudio Abbado sul podio. Abbado richiamò poi Ljubimov per la regia del “Boris Godunov” di Musorgskij che aprì la Stagione 1979-198080: uno spettacolo storico che si affianca a quelli firmati da Strehler nella galleria delle maggiori realizzazioni di quegli anni. Nel 1980 tornò alla Scala con la “Chovanščina” diretta da Ruslan Rayceff.
“L’ultima collaborazione di Ljubimov con il nostro teatro risale al 1985, con la rappresentazione scenica della ‘Passione secondo Matteo’ di Bach nella chiesa di San Marco per la direzione dl Zoltán Peskó”, conclude il Teatro alla Scala.