Home Attualità ‘Lo Stato aperto al pubblico’, in un libro trasparenza per cittadini

‘Lo Stato aperto al pubblico’, in un libro trasparenza per cittadini

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Roma, 4 dic. (Labitalia) – Trasparenza e semplificazione per aprire le ‘porte’ dello Stato al pubblico, ai cittadini. E’ il tema al centro del libro ‘Lo Stato aperto al pubblico. Trasparenza, ora o mai più: la riforma della Pa alla prova del cittadino’, di Marco Barbieri, direttore della comunicazione dell’Inps, e di Sergio Talamo, direttore della comunicazione del Formez Pa, presentato oggi a Palazzo Vidoni, a Roma, nella sede del ministero della Semplificazione e della pubblica amministrazione.
“Con questo libro -ha detto Talamo- non vogliamo inventare nulla, ma attingere al meglio della legislazione italiana. Mettere in evidenza i vantaggi della legislazione sulla trasparenza, e valorizzare quello che è il lavoro svolto dal funzionario pubblico!”.
Secondo Talamo, “oggi cambiare la percezione della pubblica amministrazione tra il pubblico è possibile, perchè la legislazione attuale ce lo permette, essendo una delle migliori a livello europeo”.
Per Barbieri, “l’obiettivo della trasparenza è quello della disintermediazione, e di dare la possibilità di essere direttamente in rapporto con la pubblica amministrazione, anche se a volte i dati presenti sui siti sono troppi”.
Barbieri avverte, però, che “non c’è trasparenza senza semplificazione che non deve essere solo normativa, ma anche del numero delle strutture della Pa, che forse sono troppe”. Di certo, per Barbieri, “non va bene aggiungere complessità a complessità per il cittadino”. In conclusione, per Barbieri, il “nuovo rapporto di fiducia tra cittadino e Pa deve passare dalla consapevolezza che la disintermediazione è possibile tra cittadini e Pa”.
E “soddisfatto del ‘taglio’ del libro'” si è detto Angelo Rughetti, sottosegretario alla Semplificazione e pubblica amministrazione, intervento al dibattito, secondo cui “hanno fatto bene gli autori a impostare il tema della trasparenza come un qualcosa che ‘camminasse nelle amministrazioni pubbliche”.