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Lunedì 19 maggio nella sede della Fraternita dei Laici la conferenza di Giovanni Galli

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Lunedì 19 maggio nella sede della Fraternita dei Laici la conferenza di Giovanni Galli

Ultimo appuntamento lunedì 19 maggio, alle ore 21,15, nella sede della Fraternita dei Laici (Sala Pieve), del ciclo di conferenze “Guerra, Resistenza e Liberazione nel territorio aretino”, organizzato dalla Società storica, in collaborazione con la Fraternita, in occasione del 70° anniversario della Liberazione. Giovanni Galli parlerà sul tema “Protezione antiaerea, rifugi e bombardamenti ad Arezzo (1943-1944)”, mentre Gian Paolo Barbagli leggerà brani del diario inedito del padre Guido.

Il ricordo festoso di Arezzo liberata è associato a quello dei dieci mesi tra l’8 settembre 1943 e il 16 luglio 1944, quando la città, nella fase finale del fascismo “repubblichino” sostenuto dall’esercito della Germania nazista, fu sottoposta ad una terribile sequela di bombardamenti. Prefetto e podestà, sull’onda della crescente propaganda guerresca del regime di Mussolini, avevano in parte preparato la difesa della popolazione con un sistema di protezione antiaerea (che risultò di scarsa efficacia) e con una rete di rifugi, ben presto abbandonati per l’azione distruttiva dei bombardamenti sulla città (ben undici) e per le ripetute incursioni aeree, segnalate da incessanti allarmi. La vita degli aretini si trovò sospesa tra le bombe, la presenza tedesca e il rinato Partito fascista, torvo e sospettoso.

Quei dieci mesi sprofondarono la città nella cupezza della Seconda guerra mondiale. Alcuni brani del diario inedito di Guido Barbagli, militare a Cadimare in provincia di La Spezia, che dopo l’8 settembre scelse di ritornare a casa, letti dal figlio Gian Paolo, ci racconteranno vicende emozionanti di fuga dai bombardamenti, di sfollati, di rifugi scavati nella collina di San Zio presso Battifolle, di ricerca di cibo.

Laureato in Storia presso l’Università di Firenze, Giovanni Galli ha insegnato negli istituti scolastici superiori di Arezzo e da ultimo all’ITC “Buonarroti”. Nei suoi studi e nelle sue ricerche di storia aretina si è interessato soprattutto alle tematiche politiche e istituzionali del Novecento. Tra le sue pubblicazioni resta fondamentale “Arezzo e la sua provincia nel regime fascista (1926-1943)”. Recentemente ha collaborato con i suoi scritti a numerosi volumi pubblicati dalla Società storica aretina, della quale è socio fondatore e segretario.

Coordinate da Luca Berti, le conferenze della Società storica iniziate a fine aprile, si sono proposte di ricostruire gli anni della guerra e dell’immediato dopoguerra e di favorire una riflessione sulle motivazioni e sui valori di quanti si schierarono contro il fascismo e l’occupazione tedesca; valori dai quali scaturì il nuovo ‘ordine’ repubblicano.

Tutti gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.

Nella foto: I devastanti effetti di un bombardamento nella parte alta di Arezzo (Foto Club “La Chimera”).