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L’Università di Genova si impegna a definire la Carbon Footprint

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Roma, 2 mag. – (Adnkronos) – Anche l’università si impegna per ridurre le proprie emissioni di gas serra. L’ateneo è quello di Genova che a Roma ha firmato insieme al ministero dell’Ambiente l’accordo sul progetto per la valutazione dell’impronta ambientale alla presenza del Prorettore vicario Maurizio Martelli e del direttore generale per lo Sviluppo Sostenibile il Clima e l’Energia Corrado Clini. Obiettivo dell’intesa è la definizione della Carbon Footprint (impronta di carbonio) e la successiva riduzione delle emissioni di gas serra generate dall’Ateneo genovese nel corso dello svolgimento delle proprie attività.
”La sostenibilità ambientale, accanto a quella sociale ed economica è una delle finalità perseguite dal nostro Ateneo. Un Ateneo moderno si delinea anche attraverso l’implementazione di attività innovative per il mondo accademico, ma già consolidate per quello produttivo, quali il Carbon Management, identificando obiettivi di riduzione e monitorando periodicamente il conseguimento di tali risultati” dichiara il Prorettore Martelli -.
Clini spiega che ”sono già sei gli atenei che hanno firmato un accordo per la valutazione dell’impronta ambientale, nell’ambito del programma del ministero volto a incentivare e sostenere gli impegni verso uno sviluppo a basso contenuto di carbonio. Nel settore privato oggi partecipano oltre 200 aziende, segno che il lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni ha riscosso interesse costituendo un esempio nel panorama europeo e internazionale”.
L’obiettivo del programma del ministero è individuare procedure di ‘carbon management’ e sostenere l’attuazione di tecnologie a basse emissioni e buone pratiche nei processi di produzione e nell’intero ciclo di vita dei prodotti e servizi. La Carbon Footprint consiste in una determinazione quantitativa delle emissioni di gas serra, in termini di tonnellate di Co2 emessa, associate alla realizzazione dei servizi erogati dall’Ateneo.
Il calcolo, spiega Martelli ”verrà realizzato dal Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti (CE.Si.S.P.) dell’Università di Genova, utilizzando competenze tecniche e scientifiche interne all’Ateneo”. Il team di ricercatori, con il supporto degli esperti del ministero dell’Ambiente, provvederà a definire le emissioni di gas serra emesse dall’Ateneo nell’effettuazione delle proprie attività, ad individuare le possibili azioni di miglioramento ed a sviluppare un piano di riduzione graduale delle emissioni.
La riduzione delle emissioni di gas serra sarà principalmente correlata alla riduzione dei consumi energetici, permettendo così di apportare significative riduzioni dei costi energetici dell’Ateneo stesso e di deputare conseguentemente l’impiego di maggiori risorse alle finalità prioritarie dell’Ateneo quali la didattica e la ricerca.
L’analisi preliminare coinvolgerà tutto l’Ateneo, che consta di poli didattici distribuiti tra Genova, Savona e La Spezia, biblioteche, aule didattiche, laboratori, per poi identificare le aree sui operare in dettaglio. In particolare presso il Campus di Savona, spiega Paola Girdinio, coordinatrice del Comitato tecnico scientifico Genova Smart City, ”è stato sviluppato il progetto Smart Polygeneration Microgrid, una rete intelligente in grado di distribuire energia elettrica a bassa tensione che consentirà una significativa riduzione delle emissioni di Co2 del Polo Universitario che verrà valorizzata con il presente accordo”.

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