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Mafia capitale: mons. Girotti, sistema osceno e inquietante

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Città del Vaticano, 8 dic. (AdnKronos) – L’inchiesta ‘Mafia capitale’, giorno dopo giorno, sta facendo venire a galla un “sistema osceno e inquietante che desta preoccupazione per le finalità e le intenzioni”. Monsignor Gianfranco Girotti, per tanti anni ha rappresentato la massima autorità morale della Chiesa in qualità di reggente della Penitenzieria Apostolica Vaticana. Il presule pensa a quanto sta emergendo dall’inchiesta ed esprime tutta la sua indignazione. “Sta venendo a galla un sottobosco preoccupante e tremendo che non può che destare riprovazione e indignazione”, dice il presule all’Adnkronos.
Girotti, in particolare, pone la sua attenzione su quanto sta emergendo dalle intercettazioni, con particolare riferimento al fatto che c’era anche chi lucrava su rom e immigrati. “Siamo in presenza di un sistema inquietante e immorale”, sottolinea l’ex penitenziere che ha avuto in cura per tanto tempo le anime.
Nel tempo ci sono mai state confessioni da parte di amministratori di condotte di questo genere? E, nel caso, è giusto accordare l’assoluzione? “In base alla mia esperienza – ricorda Girotti – è capitato di raccogliere le confessioni delle azioni più riprovevoli. In alcuni casi, chi confessava, manifestava poi un reale pentimento. Non si può parlare di scomunica ma azioni di questo tipo devono essere stigmatizzate in modo rigoroso e al pentimento deve seguire una reale espiazione. La giustizia farà il suo corso. Da uomo di Chiesa non posso che esprimere tutta la mia preoccupazione”.