Home Nazionale Mafia capitale: Sappe, non cancelli ruolo cooperative sociali in carceri

Mafia capitale: Sappe, non cancelli ruolo cooperative sociali in carceri

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Roma, 21 dic. (AdnKronos) – “Mi sembra importante evidenziare l’importante ruolo che hanno le Cooperative sociali in carcere. Le ombre emerse in alcune recenti inchieste giudiziarie non possono inficiare il fondamentale e quotidiano contributo svolto per rendere la pena in carcere più umana, soprattutto attraverso il lavoro dei detenuti. E i detenuti che lavorano vuol dire meno tensione, a tutto vantaggio anche dell’importante lavoro giornaliero della Polizia Penitenziaria”. Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), in riferimento all’inchiesta mafia capitale e al presunto collegamento tra alcune cooperative gestite dalla ‘cupola romana’ e la ‘ndrangheta.
“Da tempo – prosegue – diciamo più misure alternative, con impiego in lavori di pubblica utilità, per i detenuti meno pericolosi e più lavoro in carcere. Il detenuto che in carcere ozia non si rieduca, ma esce anzi ancora più incattivito di quando vi è entrato. Nonostante le statistiche dicano che il condannato che espia la pena in carcere ha un tasso di recidiva del 68,4% contro il 19% di chi ha fruito misure alternative e addirittura l’1% di chi è inserito nel circuito produttivo. E moltissimi sono i detenuti che lavorano in carcere grazie alle Cooperative sociali, che non sono tutte da demonizzare. Se i detenuti lavorano, insomma, non stanno nell’ozio e in cella a far nulla, cala la tensione nei penitenziari”, aggiunge.