Parma, 17 ott. (Adnkronos) – “Siamo noi giovani, il futuro di questa città, a preoccuparci del presente”. Ne è convinto Nicolò Cantini, studente di Scienze Politiche all’Università di Parma che racconta all’Adnkronos il lavoro svolto da centinaia di giovani in questi giorni per sgomberare le zone colpite dall’alluvione. “Abbiamo preso a cuore l’emergenza e così volontariamente, tutte le mattine e i pomeriggi, armati di pale, stivali e guanti, -spiega- siamo andati a ripulire e a spalare il fango da case e garage”.
“È stato fatto tutto in modo autorganizzato -continua- attraverso una grande opera di sensibilizzazione soprattutto sui social network. Ci sono dei gruppi come ‘la Parma Voladora’ o quello della ‘Consulta provinciale Studenti di Parma’ in cui si richiede il contributo di studenti volontari”.
“Sono quelle comprese tra Via Montanara, Via Po, e via Baganza le zone che hanno subito i danni maggiori-racconta Nicolò- ed è qui che serve più aiuto. E a darlo sono sopratutto i più giovani, gli studenti delle scuole superiori, forse perché, a differenza di quelli universitari, sono tutti di Parma e hanno un maggior senso di cittadinanza. In ogni caso, l’emergenza ha dimostrato che non è vero quello che oggi si dice sui giovani. Siamo noi il futuro e siamo noi che abbiamo affrontato l’emergenza”.