Home Attualità Mancini pensa positivo, continuo a credere al terzo posto e Inter non deve abbattersi

Mancini pensa positivo, continuo a credere al terzo posto e Inter non deve abbattersi

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Milano, 14 dic. – (AdnKronos) – “Io continuo a credere nel terzo posto. La squadra non deve abbattersi”. Il tecnico dell’Inter, Roberto Mancini, si sforza di pensare di pensare positivo malgrado i nerazzurri abbiano vinto solo una delle ultime sette partite di campionato e siano al dodicesimo posto in classifica con appena 17 punti in 14 gare. L’allenatore dell’Inter parla alla vigilia del match in trasferta a Verona con il Chievo, dove i tre punti saranno obbligatori:
“L’Inter deve continuare nel suo percorso, abbiamo perso contro l’Udinese, ma la strada è quella giusta. E’ chiaro che dobbiamo fare dei punti ma anche se non soprattutto continuare con la nostra idea di gioco se vogliamo costruire un progetto, perché magari vinci un match 1-0 giocando malissimo ma poi è facile perderne tre di fila. La partita non è semplice, il Chievo è in serie positiva e gioca bene ma dipenderà da noi”.
Mancini sottolinea come la squadra abbia qualità inespresse e possa fare molto di più : “Dobbiamo tenere il più possibile il match in mano, la squadra deve stare calma e penso che, dopo aver lavorato con loro da circa 20 giorni i ragazzi hanno tantissimo da dare. Daremo soddisfazioni, momenti così ci stanno quando cerchi di cambiare, bisogna sapere reagire”.
Fondamentale per le sorti nerazzurre potrebbe essere il ritorno al gol di Palacio e il ritorno in campo di Hernanes: “Palacio devo solo ringraziarlo perché è a disposizione -sottolinea l’allenatore nerazzurro-. Lui ha un problema alla caviglia da tempo e non è al 100%, se avessi avuto più attaccanti probabilmente l’avrei tenuto a riposo, lui da grande professionista si è messo a disposizione e spero possa guarire completamente nella sosta. Abbiamo, in ogni caso, tanti giocatori che possono segnare. Hernanes ha esperienza e qualità, ma deve trovare la condizione migliore, non possiamo rischiarlo e perderlo per altro tempo. Non può esserci solo lui, perché tutti devono dare molto, anche di più di quello mostrato fino ad ora”.
In chiave mercato Mancini sottolinea di aspettarsi qualcosa già a gennaio ma non un ritorno di Mario Balotelli: “Qualcosa da fare c’è, soprattutto se si vuole giocare in un certo modo, ci sono alcuni ruoli scoperti. Penso che la società si muoverà. Con Mario ci siamo sentiti l’ultima volta circa due anni fa. Io sono un suo tifoso, gli voglio bene e la mia speranza è di vederlo felice, lasciando da parte tutto quello che non conta”.
Infine l’ultima battuta il tecnico jesino la concede sull’arrivo di Sylvinho nello staff tecnico: “Purtroppo non gioca più, perché uno come lui ci avrebbe fatto comodo. Scherzi a parte abbiamo lavorato insieme a Manchester, ha giocato in tante squadre importanti e vinto tanto, sarà molto utile per noi”.

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