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Marine contro Angela, i due volti dell’Europa allo specchio

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Parigi Angela Merkel e Marine Le Pen. All’indomani del voto europeo, sono loro le due donne protagoniste in quello che una volta era l’asse franco tedesco. Fisicamente simili – due bionde morbide dall’aria rassicurante – non potrebbero essere più diverse per tutto il resto, anche se condividono la stessa volontà di ferro. Oggi il quotidiano economico francese la Tribune scrive che il successo del Front National in Francia si basa “sul rifiuto di un’Europa fondata sul modello tedesco”. E chiama Merkel a “dare prova di pragmatismo per ridurre il peso del Fronte Nazionale in Francia e salvare l’Europa”, riconoscendo che il “modello tedesco” non può essere applicato in tutti gli altri paesi dell’Unione. Il risultato elettorale in Francia, dove il Front National è primo partito, chiama dunque in causa Angela Merkel, la donna più potente in Europa e nel mondo. Che ora dovrà far prova di pragmatismo, anche nelle trattative per i nuovi vertici europei, per fermare l’ondata euroscettica di cui Marine Le Pen è uno dei simboli. Un’ondata che la stessa Merkel definisce oggi “deplorevole e spettacolare” e che azzoppa gravemente l’asse franco tedesco su cui si è retta a lungo l’Europa.
Riuscirà Angela a fermare Marine? Quest’ultima appare oggi ben decisa a cavalcare la sua vittoria e a tessere il maggior numero di alleanze possibile con il variegato fronte euroscettico. E potrebbe fare del Parlamento Europeo il suo palcoscenico d’elezione, dato che in Francia il suo partito non conta deputati all’Assemblea Nazionale. Marine ‘l’anti- Merkel’ non perderà occasione per scagliarsi contro quella che considera l’Europa dei burocrati e dell’austerità, rea di minare la sovranità dei singoli stati. Per fermarla, Angela dovrà forse cominciare a pensare che è importante adottare politiche che non puntino solo a fermare il populismo in casa propria, ma anche a contrastarlo nel resto dell’Europa. A facilitare questa nuova visione dell’Europa, meno rigidamente legata ai soli parametri di bilancio, sarà anche la necessità per il Partito Popolare Europeo di allearsi con il Partito Socialista Europeo, di cui il Pd italiano è diventato il principale azionista, proprio mentre l’Italia sta per assumere la presidenza di turno dell’Ue.
Campione dell’euroscetticismo l’una e volto più conosciuto dell’Europa l’altra, le Pen e Merkel hanno due biografie molto diverse. Figlia del fondatore del Front National Jean Marie Le Pen, Marine è nata il 5 agosto 1968. Laureata in giurisprudenza e avvocato, si è sempre interessata alla politica. Madre di tre figli e due volte divorziata, è attualmente la compagna di Louis Alliot, suo predecessore alla guida del FN. Alla testa del partito dal gennaio 2011, Marine Le Pen ha saputo modernizzare il Front National, riducendo i toni xenofobi del padre per concentrarsi sulla Francia rurale e della provincia che si sente abbandonata dal potere centrale. Dal 2004 è europarlamentare, ma ora torna a Strasburgo assieme ad altri 23 membri del suo partito.
Il futuro cancelliere tedesco, è nata ad Amburgo nel 1954 con il nome di Angela Kasner. Quello stesso anno la famiglia si trasferì in Germania est dove il padre divenne il pastore luterano della chiesa di Quitzow. Dopo gli studi universitari in fisica e chimica a Lipsia e Berlino Est, la Merkel fu coinvolta nel 1989 nel nascente movimento democratico e dopo le elezioni libere del 18 marzo 1990, divenne portavoce dell’ultimo governo della Repubblica Democratica Tedesca guidato da Lothar de Maizière. Ministro per le Donne e la Gioventù nel terzo governo di Helmuth Kohl, alla guida della Germania riunificata, ha poi preso il posto dell’ex cancelliere alla guida della Cdu nel 1998. In questo ruolo ha traghettato il partito negli anni dell’opposizione, fino al ritorno al governo come cancelliere, carica che ricopre dal novembre 2005. Divorziata dal primo marito Ulrick Merkel, di cui ha tenuto il cognome, la cancelliera non ha figli ed è sposata in seconde nozze con Joachim Sauer, docente universitario di chimica.