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Medicina: a Roma prima conferenza mondiale su robotica

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Roma, 31 lug. (AdnKronos Salute) – Da lunedì 29 settembre a sabato 4 ottobre Roma sarà la capitale della robotica per la prima Conferenza mondiale sull’analisi del movimento in ambito clinico. L’appuntamento è promosso dall’ospedale Bambino Gesù, dalla Società italiana di analisi del Movimento in Clinica (Siamoc) e dalla Società europea di analisi del movimento nell’adulto e nel bambino (Esmac) ed è sostenuto dall’Associazione Pegaso Onlus. Sono 50 i relatori invitati a tenere lezioni su come individuare le migliori strategie di cura e sulla valutazione del trattamento terapeutico, tema portante della conferenza.
Oltre 320 ricercatori provenienti da tutto il mondo (dal Giappone al Brasile fino alla Cina) hanno inviato il riassunto dei propri lavori e alla conferenza, nel complesso, si attendono oltre 400 presenze. Previste presentazioni orali di oltre 100 lavori alle quali si aggiungono oltre 200 presentazioni tramite poster. Tutti i lavori sono stati selezionati da un’apposita commissione internazionale. Tra questi, anche un nuovo dispositivo robotico pediatrico realizzato dal gruppo del MarLab, il Laboratorio di analisi del movimento e robotica del Bambino Gesù di Santa Marinella. Inoltre, è prevista l’assegnazione di 4 premi: due per i migliori lavori in assoluto, un premio giovani ricercatori che prevede lo stage presso un prestigioso laboratorio di ricerca e un premio per il miglior contributo scientifico tra i circa 200 poster previsti.
Nel corso della conferenza saranno illustrati i risultati di 14 anni di attività scientifica del MarLab. Mediante l’utilizzo di strumentazioni per l’analisi del movimento, verranno presentati i risultati scientifici ottenuti dall’utilizzo di alcuni macchinari robotici per la riabilitazione del cammino, tra cui il ‘Lokomat’ (esoscheletro per il training robotizzato per il cammino del bambino e dell’adulto con deficit motori secondari ad una lesione neurologica) e il ‘ReWalk’ (che consente di camminare ai pazienti che hanno perduto del tutto l’uso delle gambe a causa di una lesione spinale).