Milano, 3 ott. (Adnkronos) – Ci sarebbe anche la vecchia indagine sui derivati relativi al Comune di Milano, conclusasi con l’assoluzione di quattro banche, tra i motivi che hanno spinto il Procuratore Capo della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, a ‘rimuovere’ il procuratore aggiunto Alfredo Robledo dal dipartimento anticorruzione. E’ quanto si è appreso nei corridoi del palazzo di giustizia milanese. Nei mesi scorsi Bruti Liberati aveva scritto a Robledo informandolo che intendeva prendere in riesame vari aspetti dell’inchiesta mentre Robledo in una lettera, inviata al Csm e al Consiglio giudiziario, aveva definito tale provvedimento “vagamente ritorsivo”.
Bruti Liberati, inoltre, nella motivazione che l’hanno spinto a prendere la decisione annunciata oggi parla anche di altri casi, tra i quali quello relativo ad una inchiesta condotta da Robledo su alcuni agenti della Polfer di Lambrate, condannati per una serie di blitz ritenuti irregolari. Per questo caso lo stesso Bruti Liberati avrebbe voluto che a condurre le indagini fosse la polizia, mentre Robledo le affidò ai carabinieri. A tutto ciò si aggiunge il fatto che il procuratore capo accusa Robledo di scarsa collaborazione e mancanza di comunicazione nella trasmissione delle informazioni.