Milano, 16 giu. (Adnkronos) – Carlo Lissi si era invaghito di una collega e questo sarebbe il movento del triplice omicidio. L’uomo aveva da tempo una passione per una collega di lavoro la quale però, sentita dai carabineiri, nega di avere avuto con lui una relazione.
L’uomo avrebbe fatto numerose avances alla donna ma sarebbe sempre stato respinto. Questo però non sarebbe bastato a fermare la sua follia omicida tanto da far ritenere agli inquirenti che l’omicidio fosse stato premeditato da tempo e non frutto di un raptus.