Home Nazionale Mitoraj: gigante della scultura ha portato la classicità nel Novecento

Mitoraj: gigante della scultura ha portato la classicità nel Novecento

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Roma, 6 ott. – (Adnkronos) – Gigante della scultura del secondo Novecento, con uno stile fortemente radicato nella tradizione classica, con una particolare attenzione ai busti maschili: così Igor Mitoraj, scomparso la notte scorsa, all’età di 70 anni, nell’ospedale Saint-Louis di Parigi, è stato definito dalla critica. Profondamente inflluenzato dal’eclettismo del suo maestro Tadeusz Kantor, l’artista polacco negli ultimi vent’anni ha proposto una svolta post-moderna, attraverso l’ostentata enfatizzazione dei danni subiti dalle sculture classiche, ottenuta mediante la realizzazione di arti e teste troncati.
Nato a Oederan, in Germania, il 26 marzo 1944, da madre polacca e padre francese, nel ’45 Igor Mitoraj sopravvive al bombardamento di Dresda con la madre, che, finita la seconda guerra mondiale, decide di ritornare vicino a Cracovia. Frequentato il liceo artistico a Bielsko-Biala, nel 1963 inizia a studiare pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove ha come insegnante Tadeusz Kantor, e nel 1967 partecipa ad una collettiva alla Galleria Krzysztofory. Nel 1968 arriva a Parigi, dove si iscrive all’École National Supérieur des Beaux-Arts. Nei primi anni ’70 sviluppa un forte interesse per le antiche culture sudamericane e si reca in Messico per un anno.
Nel 1976 Mitoraj riscuote un grande successo con la sua prima personale presso la Galleria “La Hune” a Parigi: da allora si dedica esclusivamente alla scultura e apre uno studio a Parigi. Negli stessi anni riceve il “Prix de la Sculpture” a Montrouge ed il ministro francese per la Cultura gli mette a disposizione uno studio al Bateau Lavoir di Montmartre. Nel 1979 si reca a New York, in Grecia e in Toscana, rimanendo incantato dalla bellezza della Versilia, ed in particolare da Pietrasanta, dove poi stabilirà uno studio quattro anni dopo. (segue)