Home Attualità Mondiali, -14 giorni al via. Paolo Rossi: “Italia senza paura se la gioca con tutti”

Mondiali, -14 giorni al via. Paolo Rossi: “Italia senza paura se la gioca con tutti”

0

Roma “L’Italia è sempre una nazionale forte, possiamo competere con tutti e non dobbiamo avere paura di nessuno. Sarà difficile vincerlo, ma fino alla semifinale io l’Italia ce la vedo”. Paolo Rossi entra in clima Mondiale, al via tra 14 giorni, e fa il tifo per gli azzurri. “Molto dipenderà dalla condizione psicofisica, se ci arriveremo bene possiamo giocarcela e dire la nostra”, dice ‘Pablito’, campione del mondo con l’Italia nel 1982.
Il ct Cesare Prandelli deve decidere se portare o meno Giuseppe Rossi, attaccante della Fiorentina reduce dal lungo stop per l’infortunio al ginocchio. L’altro Rossi apre una lunga riflessione su di lui: “Il problema di Giuseppe Rossi è solo fisico, deve decidere lo staff medico con Prandelli”, dice il bomber dei Mondiali di Spagna ‘82.
“Stiamo parlando di un giocatore che dal punto di vista tecnico non si discute -sottolinea-, forse era quello di cui avevamo più bisogno in assoluto e che purtroppo ha avuto un problema enorme. Se lui ha recuperato al 100% va bene, altrimenti non è possibile. Dal punto di vista clinico, il professor Castellacci (medico della nazionale, ndr) dice che è guarito, ma dal punto di vista sportivo non lo so perché il vero test sono le partite, non gli allenamenti. Deve metterci la gamba e non pensarci più con la testa. Non so se potrà farlo, ma lo auguro a lui e alla nazionale”.
“Impiegarlo part-time? Tutti i giocatori possono essere utili per un obiettivo comune, però è difficile decidere di portarlo se può giocare solo mezz’ora -dice ancora Rossi-. Se lo portano è perché è guarito sotto tutti i punti di vista e può essere schierato, dal primo minuto della prima partita”.
Parlando poi della sfida che attende il Brasile dal punto di vista dell’organizzazione e della sicurezza, ‘Pablito’ dice: “Sarà un bel Mondiale soprattutto per l’atmosfera, perché il Brasile è il calcio. Probabilmente ci saranno anche problemi di carattere sociale, ma spero che non vadano a inficiare il Mondiale perché il calcio non ha niente a che vedere con i problemi di ogni paese”.
“Sarà un mondiale difficile anche dal punto di vista fisico -conclude Rossi- perché il clima non aiuterà certo i giocatori. Serviranno più atleti che giocatori e alla fine è probabile che a prevalere saranno quelle nazionali meglio preparate dal punto di vista fisico”.