Home Nazionale Mosca avverte: attacco alla Crimea sarebbe un’aggressione alla Russia. Entro venerdì le nuove sanzioni Ue

Mosca avverte: attacco alla Crimea sarebbe un’aggressione alla Russia. Entro venerdì le nuove sanzioni Ue

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(AdnKronos) – Ogni attacco militare contro la Crimea verrebbe considerato come un’aggressione alla Russia. A sottolinearlo è il vicecapo del Consiglio di sicurezza russo, Mikhail Popov, intervistato dall’agenzia stampa Ria Novosti.
“Oggi la Crimea fa parte del territorio russo e un’aggressione armata contro la Crimea verrebbe trattata come un’attacco alla Russia, con tutte le relative conseguenze – ha dichiarato Popov – la forza militare in Crimea, istituita per decreto presidenziale, è autosufficiente e capace di respingere una potenziale invasione della repubblica da parte di un aggressore”.
Mosca fa sapere, poi, che intende modificare la propria dottrina militare entro il 2014 di fronte “alle nuove minacce di sicurezza, compresi l’espansione della Nato, i progetti americani di scudo di difesa e la crisi politica in ucraina”. “Intendiamo terminare quest’anno la modifica della dottrina militare – ha detto Popov – non ho dubbi che la questione dell’infrastruttura militare Nato dispiegata ai nostri confini, anche attraverso l’espansione dell’Alleanza, rimane fra le principali minacce militari verso la Federazione Russa”. La revisione, condotta da uno speciale gruppo di lavoro in seno al Consiglio russo di sicurezza, comprenderà anche l’aspetto dell’importazione di armi per raggiungere l’obiettivo “dell’indipendenza tecnologica nella produzione di armi, anche strategiche, così come di equipaggiamenti militari”. L’ultima revisione della dottrina militare russa risale al 2010. Popov definisce “inaccettabile” l’avanzamento delle strutture Nato verso le proprie frontiere, nell’ambito della crisi ucraina.
Il Cremlino interviene sulla frase attribuita a Vladimir Putin sulla capacità russa di ‘prendere Kiev in due settimane’ che, sostiene Yuri Ushakov, collaboratore del presidente russo Putin, citato dall’agenzia stampa Ria Novosti, è stata citata fuori contesto e ha un significato completamente diverso. Il commento di Putin era stato riportato dal presidente della Commissione europea Manuel Barroso.
Sanzioni in arrivo – L’Ue è al lavoro, intanto, per decidere nuove sanzioni contro Mosca. Una decisione che “verrà presa entro venerdì”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, rispondendo alle domande degli eurodeputati della commissione Affari esteri del Parlamento europeo, presentando le priorità del semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue. La soluzione del conflitto ucraino, ha continuato, passa da “una forma di neutralità duratura, dal blocco dell’ingresso di armi e personale militare, dalla liberazione degli ostaggi e da un accesso illimitato” al sito dove è caduto il volo della Malaysian Airlines.
La partnership fra la Russia e la Ue, ha sottolineato ancora Mogherini, “è finita per scelta di Mosca e per le conseguenze di quanto successo sul territorio” ed è chiaro “che non si possa parlare più di partenariato”. In ogni caso, ha continuato il ministro degli Esteri, è “impossibile affermare che non sia nel nostro interesse” cercare di ristabilire in futuro condizioni di partnership con Mosca, anche se “al momento non ci sono le condizioni, per scelta di Mosca”.
Appello dell’Onu per il dialogo – Il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon ha ribadito la necessità di un dialogo politico per metter fine agli scontri armati in Ucraina orientale. “Non c’è una soluzione politica. Serve un dialogo politico per arrivare ad una soluzione politica”, ha dichiarato Ban, esprimendo delusione per il fatto che i colloqui fra Russia e Ucraina siano durati solo due giorni. Le sue parole giungono in vista della ripresa, venerdì a Minsk, in Bielorussia, del dialogo fra Russia, Ucraina e separatisti ucraini filorussi.