Home Nazionale Mostre: David Lynch, a Lucca l’indiscreto fascino dello sguardo (3)

Mostre: David Lynch, a Lucca l’indiscreto fascino dello sguardo (3)

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(Adnkronos) – L’attività di Lynch si estende anche alla musica. Come cantante e musicista ha fatto un primo album nel 2011, ”Crazy Clown Time” e nel 2013 il secondo, ”The Big Dream”, dove compare una cover di ”The Ballad of Hollis Brown” di Bob Dylan e tra le collaborazioni spicca quella con la cantante svedese Lykke Li.
Ma la sua poliedrica attività non si ferma qui, ha voluto anche sperimentare installazioni, regie per video musicali, spot pubblicitari (dalla Playstation ad Armani passando per famose marche di caff e profumi), performance teatrali (come ”Industrial Symphony n1: The Dream of Broken Hearted”). Si dedicato al design progettando e realizzando gli arredamenti dei suoi vari film, in particolare di Lost Highway, ma anche del club ”Silencio” di Parigi. Importanti anche le collaborazioni con il mondo della moda, in particolare quella con lo stilista Christian Louboutin, con il quale ha creato nel 2007 la mostra Fetish.
La fotografia ha accompagnato l’evoluzione poetica di Lynch, ritagliandosi uno spazio crescente negli ultimi 5 anni, come testimoniano le recenti mostre, The Factory Photographs presso The Photographers Gallery di Londra e Small Stories alla Maison Europen de la Photographie a Parigi. Rappresenta sia un mezzo di sperimentazione di soluzioni formali e tecniche (luci, taglio dell’inquadratura, posture attoriali, trucco…), sia uno strumento per fermare il flusso temporale caratteristico del cinema, momenti e immagini che alimenteranno in seguito altre storie e visioni. La fotografia, il lavoro dietro l’obiettivo permette a Lynch di apportare quel surplus di soggettività che il cinema e il suo scorrimento impediscono, trasformando il lavoro fotografico in una sorta di diario per immagini.
(segue)