Home Nazionale Mostre: fischietti di terracotta in concerto al Museo Arti e Tradizioni Popolari

Mostre: fischietti di terracotta in concerto al Museo Arti e Tradizioni Popolari

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Roma, 24 mag. (Adnkronos) Da oggetto del vivere quotidiano suonato per far ricordare le gesta degli eroi e ritrovare lo spirito combattivo a simbolo di festa, il fischietto di terracotta conduce con i suoi suoni acuti e potenti al cuore del mezzogiorno italiano, in cui sacro, profano e tradizioni popolari si fondono in un’arcaicità mai perduta. Ed ora sarà il protagonista assoluto del concerto del 29 maggio prossimo al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, a Roma. Non uno, ma 2400 fischietti di terracotta, donati dalla famiglia del sindacalista della Cgil Andrea Amaro al Museo, accompagneranno Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana, insieme al Coro Popolare diretto da Annarita Colaianni.
E il titolo lascia già assaporare il ‘viaggio’ musicale: ‘La terra – il soffio’: una festa realizzata proprio per accogliere la donazione di Amaro e che prenderà il via alle 19. E anche l’occasione per inaugurare una delle periodiche esposizioni tematiche per le opere del Museo non esposte in permanenza: la mostra dossier ‘A Sud del Museo’. Una esposizione che intende offrire, attraverso costumi, maschere, oggetti devozionali, cartelloni di cantastorie, strumenti di lavoro e manufatti artigianali, un itinerario visivo in cui si intrecciano evocativamente i temi del quotidiano con le varie espressioni delle identità e delle culture locali del Mezzogiorno.
La giornata al Museo è in realtà ancora più ricca perchè inizierà alle 16 con un un laboratorio didattico guidato dallo stesso Ambrogio Sparagna che con gli allievi di una scuola media preparerà l’originale ‘partecipazione’ dei fischietti al concerto. Seguirà l’inaugurazione della mostra, la presentazione di ‘Il Museo si racconta’, rinnovato percorso informativo, descrittivo e multimediale per le sale espositive del museo. Infine, a concludere la giornata sarà il concerto dei fischietti di Amaro, dirigente sindacale che aveva sempre avuto una grande passione per questi magici oggetti della tradizione popolare universale e millenaria, raccolti nell’arco di quarant’anni, e che oggi per merito dei suoi eredi arricchiscono la raccolta del museo con alcuni esemplari del ‘900.