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Mostre: Galileo, a Pisa il mito tra Otto e Novecento

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Roma, 7 lug. -  (Adnkronos) – Nella ricorrenza del 450° anniversario della nascita di Galileo, il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi di Pisa ospita fino al 30 ottobre la mostra ‘Galileo: il mito tra Otto e Novecento’. Una mostra che intende ricostruire il mito dell’epopea galileiana tra Otto e Novecento attraverso una suggestiva serie di dipinti, stampe, sculture, libri e oggetti che ne documentano la straordinaria fortuna nell’immaginario moderno e contemporaneo.
Nell’affollata galleria di artisti, poeti e inventori del passato, Galileo ricopre infatti un ruolo di primaria importanza, incarnando il mito del genio universale dotato di superiori capacità intellettuali e morali e per questo in grado di svelare all’umanità i segreti più riposti della natura. Paladino incontrastato di quella ‘nuova scienza’ in grado di dare voce e spazio alle esigenze di libertà e autonomia di ricerca – questo il tono di gran parte degli elogi ottocenteschi – Galileo è raffigurato in ritratti e scene che compongono una complessa biografia illustrata, venata di accenti risorgimentali o positivisti, ma diventa anche un testimonial di sicuro successo per l’industria e il commercio, offrendo il volto a una serie di marchi più o meno celebri.
In un viaggio attraverso la diffusione in immagini di un mito inossidabile, nelle molteplici declinazioni tematiche e geografiche, tra storia della scienza e agiografia, la mostra si articola in tre sezioni. La prima si intitola ‘La biografia dipinta’: sull’onda lunga della fiorente pubblicistica promossa in occasione di celebrazioni agiografiche e apologetiche o di specifiche ricorrenze legate all’epopea galileiana, nel corso dell’Ottocento prese corpo un’affollata galleria di dipinti destinata ad illustrare alcuni momenti chiave della biografia dello scienziato, ovvero le scoperte celesti, il rapporto con gli allievi e il processo. (segue)