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Mostre: Roma, ‘L’opera grafica’ di Santoro a Palazzo Poli

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Roma, 28 mag. (Adnkronos) Con la mostra ‘Pasquale Ninì Santoro – Racconto – L’opera grafica 1957-2014’ l’Istituto nazionale per la grafica presenta a Roma l’ampia produzione di Pasquale Santoro che dalla fine degli anni Cinquanta si è dedicatocostantemente alla ricerca artistica, attraverso il linguaggio dell’incisione e della scultura. La mostra e il relativo catalogo, edito da Exòrma a cura di Ginevra Mariani e Antonella Renzitti, presentano le matrici e le stampe che Santoro ha voluto donare all’Istituto nazionale per la grafica. Nel catalogo inoltre è ricostruita per la prima volta l’intera produzione grafica dell’artista a partire dal 1957.
Grande sperimentatore nel campo della grafica, Santoro è considerato l’interprete italiano più vicino a Stanley William Hayter e all’esperienza di Atelier 17, laboratorio frequentato a Parigi alla fine degli anni Cinquanta. Maestro del colore e del metodo di stampa con una sola matrice, incisa ad acquaforte a più livelli di profondità, Santoro realizza anche incisioni in bianco e nero caratterizzate da una densa stratificazione di segni o da dinamiche linee che richiamano le forme minimaliste delle sue sculture, eleganti e sobrie allo stesso tempo.
La mostra, visitabile da domani al 13 luglio prossimo a Palazzo Poli, propone una selezione di circa 50 opere grafiche e tre sculture che illustrano il percorso artistico di Santoro: dai primi lavori realizzati a Parigi nell’Atelier 17, alle xilografie a colori stampate da profilati industriali nella Stamperia di Renzo Romero negli anni Sessanta, al noto ciclo ‘Cieli del Piranesi’ del 1977-78, un’audace reinterpretazione dei temi dell’artista veneziano, realizzata presso la storica Stamperia della Calcografia in occasione delle celebrazioni piranesiane indette da Carlo Bertelli per il bicentenario della morte. E ancora i fogli dedicati a Čajkovskij ed Eliot fino agli ultimi lavori xilografici, stampati nel 2014, nuovamente nella Stamperia dell’Istituto e dedicati alle cattedrali ferite dal terremoto dell’Abruzzo nel 2009. (segue)