Home Politica Muore al pronto soccorso, il consigliere regionale Gian Luca Lazzeri (commissione Sanità): “Non abbassare la guardia su blocco turn over e stress del personale sanitario”

Muore al pronto soccorso, il consigliere regionale Gian Luca Lazzeri (commissione Sanità): “Non abbassare la guardia su blocco turn over e stress del personale sanitario”

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«Vietato abbassare la guardia sul rischio stress del personale sanitario dell’Asl 8, specie durante l’estate quando medici e infermieri si trovano alle prese con i piani ferie e la direzione generale con il blocco del turn over». È la dichiarazione del consigliere regionale e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri, che commenta la scomparsa di Adriano Moretti, 42enne aretino deceduto ieri all’ospedale San Donato di Arezzo dopo dodici ore di attesa nell’astanteria del pronto soccorso.

«Sarà compito della magistratura e dell’accertamento diagnostico disposto dall’Asl 8 stabilire le cause

della scomparsa dell’uomo – sottolinea – che ci auguriamo non possa essere messa in relazione con la sofferenza cronica dell’azienda sanitaria in termini di carenza di personale, soprattutto in un reparto come il pronto soccorso dove lo scorso anno si sono registrati 143.000 accessi con punte di 250 accessi giornalieri nel periodo estivo. Non possiamo infatti affermare che carenze del genere logorino dalle fondamenta la qualità del lavoro svolto dal personale sanitario nelle strutture ospedaliere. Quello che possiamo dire però è che una sanità che costringe un’azienda sanitaria ad assumere tramite contratto interinale per dribblare i lunghi tempi d’attesa dei concorsi pubblici, come accaduto per l’Asl 8 (che alla vigilia dell’estate ha annunciato l’assunzione di 25 unità a tempo determinato tramite agenzie interinali, per coprire la copertura dei posti vacanti per lunghe malattie e ferie), non è una buona sanità. Nel frattempo ci chiediamo che fine abbiano fatto le 66 assunzioni di unità sbloccate a giugno dall’Estav Sud Est e a che punto sia l’iter burocratico per portarle a compimento, ricordando che dal 2011 al 2012 il personale a tempo indeterminato dell’azienda sanitaria aretina è diminuito di quasi 30 unità. Non è possibile infatti – conclude – che, sulle tragiche scomparse che avvengono nella sanità toscana, si allunghi l’ombra di una domanda ricorrente: quanto è stato fatto a livello burocratico per evitarle?».

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