Home Attualità Natale: tra virus e hacker occhio ai link prima di scegliere regali on line

Natale: tra virus e hacker occhio ai link prima di scegliere regali on line

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Roma, 9 dic. (Labitalia) – Tra siti taroccati e virus on line, meglio dare un’occhiata in più alla sicurezza soprattutto a Natale, dove è il regalo a farla da padrone. Per questo, gli esperti di Accomazzi.net, realtà specializzata nel commercio elettronico e nella sicurezza informatica, hanno stilato un elenco di regole da seguire per non rimanere intrappolati nella rete dei malintenzionati.
“Non sempre è facile o immediato -avverte- rendersi conto se il sito con cui ci si collega è davvero quello della banca o del negozio on line, oppure se è stato hackerato. Per prima cosa, non bisogna mai seguire i link (trovati in posta e sul web) per raggiungere un sito di commercio elettronico, ma invece digitarne il nome da zero. L’accorgimento impedisce al navigatore di finire su siti maligni dal nome ingannevolmente simile a siti onesti”.
“Accertarsi che tutte le pagine web -sottolinea Accomazzi.net- su cui si lasciano i propri dati siano contrassegnate dal lucchetto chiuso, che deve trovarsi nella barra degli indirizzi e non sotto. Non scrivere mai in una mail le proprie credenziali di accesso (ID e password) e in generale dati sensibili”.
“La presenza del lucchetto in colore verde, o del nome del sito in colore verde, indica -continua- che un’autorità ha recentemente verificato che l’azienda esiste da almeno cinque anni e non ha in corso procedura di fallimento. Bisogna, poi, mantenere aggiornato il programma con cui si naviga il web. Alcuni, come Firefox e Google Chrome, si aggiornano automaticamente se viene dato il permesso”.
I consigli di Accomazzi.net sono anche per le aziende che hanno un sito di commercio elettronico. “E’ opportuno dotarsi di certificazione https e usarla -suggerisce- per erogare tutte le pagine del sito, non soltanto quelle dove viene mostrato il carrello o richiesti i dati anagrafici del cliente. Utilizzare un software dedicato e non una soluzione generica per siti web (come WordPress o Joomla) nel quale viene installata una estensione per il commercio elettronico”.
“Nello sviluppo e hosting del proprio sito web -continua- bisogna appoggiarsi solo a un fornitore con provata competenza nella sicurezza informatica, che contrattualmente dovrà monitorare il sito e mantenere aggiornato il software. L’azienda deve poi verificare che chi sviluppa e-o eroga il sito abbia fatto verificare la propria realizzazione a un’azienda terza, o far eseguire direttamente un controllo del genere”.