Home Nazionale ‘Ndrangheta: inquirenti, da cosca Galati intimidazioni cariche istituzionali

‘Ndrangheta: inquirenti, da cosca Galati intimidazioni cariche istituzionali

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Milano, 28 ott. – (AdnKronos) – Fra gli episodi più gravi scoperti con l’operazione ‘Quadrifoglio’ dei Ros nell’ambito delle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia, vi sono anche intimidazioni decise e organizzate dalla cosca Galati contro rappresentanti istituzionali. Gli inquirenti ne segnalano, in particolare, due: l’incendio doloso registrato a Giussano nel marzo 2013, quando venne data alle fiamme l’auto di un agente della Polizia Locale di Giussano. L’incendio sarebbe stato deciso come ritorsione per un controllo stradale a seguito del quale Fortunato Galati, indagato, era stato denunciato per resistenza e violenza contro pubblici ufficiali.
Il secondo episodio riguarda l’invio alla direttrice del carcere di Monza di una busta contenente minacce e 3 proiettili inesplosi calibro 9 per 21. Episodio che gli inquirenti oggi collegano al mancato accoglimento di alcune istanze presentata da Fortunato Galati, in quel periodo detenuto presso il carcere monzese.
L’atto intimidatorio, affermano in una nota gli inquirenti “veniva ordinato dal carcere dal detenuto Fortunato Galati ed eseguito dal suo sodale Antonio Denami, che effettuava la spedizione dalla Calabria. La busta contenente le minacce e le cartucce è stata individuata e sequestrata dopo la spedizione”, il 16 maggio del 2013.