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Nel 2013 oltre 130 tonnellate di tonno rosso pescate illegalmente

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Roma Nel 2013 oltre 130 tonnellate di tonno rosso pescate illegalmente da pescherecci italiani, sono state sequestrate dalla Guardia Costiera . E si ritiene che questa sia solo una frazione del volume totale di tonno rosso illegale che entra nel mercato dell’Ue. Lo rileva un’analisi condotta da MedReAct che, in occasione dell’apertura della stagione 2014 della pesca al tonno rosso, esorta gli Stati costieri del Mediterraneo e l’Italia, in particolare, a garantire che vengano messe in atto tutte le misure possibili per prevenire la pesca illegale. Le informazioni raccolte da MedReAct, indicano che la maggioranza dei sequestri sono avvenuti in Sicilia, mentre in altre marinerie come quelle calabresi e campane i volumi dei sequestri risultano minimi. Tuttavia, diversi pescherecci provenienti da queste regioni sono stati segnalati ripetutamente nel passato per pesca illegale con attrezzi come le reti da posta derivanti (ferrettare e spadare) e i palangari. Ad esempio, denuncia MedReAct, a Bagnara Calabra i pescatori aggirano e infrangono le norme che vietano l’utilizzo delle reti derivanti per la pesca dei grandi pelagici, come il tonno o il pesce spada. Intanto sull’Italia pende una procedura d’infrazione dell’Unione Europea per l’uso illegale di reti derivanti, che potrebbe costare ai contribuenti italiani una sanzione di ben 130 milioni di euro. L’Ue ha annunciato severi controlli durante la stagione di pesca al tonno rosso (26 maggio – 24 giugno) per le tonnare volanti.