Home Nazionale Nel Gargano un disastro annunciato, Wwf denuncia responsabilità umane evidenti

Nel Gargano un disastro annunciato, Wwf denuncia responsabilità umane evidenti

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(AdnKronos) – “Nell’esprimere solidarietà alle popolazioni del Gargano colpite dai nubifragi e cordoglio per le vittime, non si può però sottacere che in alcuni casi è possibile riconoscere un disastro annunciato”. Così il Wwf Italia sulla tragedia che ha colpito il Gargano, sottolineando “le responsabilità umane evidenti” nel caso, ad esempio, della bomba di acqua e fango che ha distrutto la baia di Peschici, nella zona del porto e dove insistono numerosi camping e lidi.
“Lo sbocco del torrente che ha invaso la distesa era stato, infatti, letteralmente sbarrato da cemento e asfalto – denuncia il Wwf Foggia – Dalle foto aeree antecedenti il disastro si vedono addirittura macchine parcheggiate sulla foce ostruita. Il torrente in questione, sotto il paese di Peschici, raccoglie anche le acque dell’ampia piana di Calena e non ha altro sfocio. Altro aspetto incredibile è la presenza di strutture e fabbricati praticamente a ridosso dello stesso corso d’acqua ostruito al termine”.
Ci sono luoghi nel Gargano, evidenzia il Wwf Foggia, dove “ad enfatici pronunciamenti degli amministratori in favore del paesaggio, spesso corrisponde da parte degli stessi il silenzioso avallo di qualsiasi iniziativa di edificazione, in nome di un malinteso sviluppo del territorio”.
Proprio il Comune di Peschici, ricorda l’associazione, in passato è stato al centro di aspre polemiche con le associazioni ambientaliste, a causa degli interventi speculativi, autorizzati e non, “che si sono susseguiti in un inarrestabile assalto a un territorio già troppo eroso dalla febbre edilizia indotta da una concezione becera e miope del turismo”.
Proprio a Peschici negli ultimi anni sono proliferate strutture turistiche autorizzate in vari modi, legge 3 e riqualificazione dei campeggi, dove sono state realizzate centinaia di villette praticamente sulla battigia, definite eufemisticamente ”bungalow”. Altro esempio, quello del canale Ulse, costruito dal Consorzio di Bonifica del Gargano proprio nel territorio di Peschici, già soggetto, peraltro, a diversi straripamenti negli anni scorsi. Lungo il costone del canale è sorto un intero quartiere rurale di dubbia legittimità.
Più in generale nel Gargano, osserva il Wwf, alle cementificazioni più spregiudicate e aggressive, come le lottizzazioni e i centri alberghieri sulla costa, vanno ad affiancarsi abusi edilizi di piccola e media entità non meno deleteri proprio perché, per la loro natura puntiforme e diffusa, più facilmente sfuggono al controllo.
“Per evitare nuovi futuri disastri – dichiara Carlo Fierro, presidente Wwf Foggia- è fondamentale la lotta all’abusivismo edilizio. Sarebbe ipocrita negare che alcuni sindaci costruiscono il proprio consenso elettorale chiudendo gli occhi di fronte al fenomeno del mattone selvaggio”.
“Fra le principali funzioni di un Parco – aggiunge Fierro -vi è ovviamente quella della difesa e della conservazione del territorio, intervenendo proprio quando i singoli comuni, per inerzia o convenienze elettorali, non intervengono. Proprio per scoraggiare altre aggressioni al territorio, l’auspicio è, pertanto, che il Parco del Gargano proceda agli abbattimenti degli abusi edilizi come previsto dalla legge”.
I flash flood
, cioè le precipitazioni improvvise e intense, si sono moltiplicati in tutto il mondo, e non sono più fenomeni rari e anomali. Negli ultimi 60 anni – ricorda il Wwf – almeno 4.000 persone hanno perso la vita, solo in Italia, a causa di frane e alluvioni e il costo complessivo dei danni a seguito di questi eventi è superiore ai 52 miliardi di euro.
Nonostante questo, si continua a canalizzare e cementificare i corsi d’acqua, a impermeabilizzare il territorio e a consumare suolo al ritmo di circa 90 ettari al giorno. Necessario, per il Wwf, far fronte ai fenomeni già in atto con il cosiddetto “adattamento”, cioè: mettere in sicurezza il territorio, ripristinare la funzionalità dei sistemi naturali, ridurre la vulnerabilità del territorio per aumentarne la resilienza rispetto ad eventi come alluvioni e siccità.
“È necessario – fa sapere il Wwf – un serio impegno delle istituzioni su più fronti per recuperare il tempo perduto, assicurando l’istituzione delle Autorità di distretto, la disponibilità di adeguati fondi per la messa in sicurezza del territorio, ma anche per una vasta azione di riqualificazione ambientale che consenta anche il ripristino di servizi ecosistemici essenziali.