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Notizie Flash: 3/a edizione – L’estero

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– Bruxelles. La Nato potrebbe gestire il coordinamento delle azioni militari contro lo Stato Islamico in Iraq. “In questo momento non potrei escludere nulla”, ha spiegato il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, nel corso di un convegno a Bruxelles. Per ora, ha ribadito, non c’è stata alcuna richiesta alla Nato di fornire le proprie capacità di controllo o comando. Per il segretario generale dell’Alleanza atlantica l’Is “è un gruppo di terroristi con cui non c’è alcuna possibilità di trovare una soluzione politica”.
Parigi. La Gran Bretagna avrà “un ruolo guida” negli sforzi internazionali contro lo Stato islamico. Lo ha detto da Parigi, dove si è svolta la conferenza sull’Iraq, il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond, sottolineando che la riunione di oggi, alla quale hanno partecipato rappresentanti di 30 Paesi, ha marcato “un passo avanti molto positivo” nel processo di costruzione di una coalizione contro l’Is.
Washington. Gli Stati Uniti lanciano un’iniziativa, che coinvolgerà le autorità locali ed i leader delle comunità islamiche americane, per contrastare il reclutamento da parte dell’Is ed altri gruppi estremisti di jihadisti americani. E’ quanto ha annunciato il ministro alla Giustizia, Eric Holder, in un video pubblicato oggi. “Sono poche le minacce più urgenti di quelle dell’estremismo violento – ha detto Holder – e con l’emergere di gruppi come lo Stato Islamico e la coscienza che alcuni americani stanno cercando di recarsi in Siria ed in Iraq per partecipare al conflitto, il dipartimento di Giustizia vuole rispondere nel modo appropriato”.
Doha. La Turchia non acquista il petrolio estratto dai pozzi del nord della Siria sotto il controllo dei jihadisti dello Stato Islamico e venduto di contrabbando. Lo ha ribadito il ministro dell’Energia di Ankara, Taner Yildiz, nel corso di una conferenza stampa a Doha, in Qatar, dove si trova in visita ufficiale con il presidente Recep Tayyip Erdogan.”La Repubblica turca è uno Stato costituzionale e deve comprare e vendere sulla base di questo”, ha affermato Yildiz, smentendo un recente articolo pubblicato sul New York Times che indicava la Turchia come una delle mete del petrolio venduto dall’Is al mercato nero. Secondo il ministro, alcuni articoli hanno l’obiettivo di “provare a creare l’immagine che la Turchia collabori con l’Is”.
Donetsk. Un gruppo di sei osservatori dell’Osce è stato bersaglio di fuoco dell’artiglieria nella località di Debaltseve, a sud di Donetsk, in una aperta violazione del cessate il fuoco, denuncia un portavoce dell’Organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa. Nessuno degli osservatori è rimasto ferito ma i due mezzi blindati a loro disposizione sono stati danneggiati, si precisa. “E’ la prima volta che siamo obiettivo di proiettili in sei mesi di missione. Abbiamo bisogno di un ambiente più sicuro per poter lavorare”, ha dichiarato il portavoce della missione Michael Bociurkiw. “Il punto in cui si trovavano è nel mezzo della linea del fronte. Abbiamo detto loro che per evitare tali incidenti devono informarci prima dei loro percorsi”, ha dichiarato il ‘premier’ della repubblica popolare di Donetsk Aleksandr Zacharenko dopo aver incontrato gli osservatori.
Mosca. Vittoria scontata di Russia unita, o comunque dei candidati sostenuti dal Cremlino, alle elezioni per la Duma regionale di Mosca e nelle altre elezioni che si sono disputate ieri in molte regioni del paese, incluse le neoannesse Crimea e Sebastopoli, dove secondo i risultati preliminari Russia unita ha guadagnato rispettivamente il 70 per cento dei voti e il 76. Ma il dato più significativo è quello dell’affluenza alle urne: il 46,25 per cento in tutta la Russia, solo il 21 per cento a Mosca, malgrado i banchetti con salsicce, frutta e verdura venduti a prezzi scontati rispetto a quelli dei negozi colpiti dalle restrizioni alle importazioni di prodotti europei, allestiti vicino ai seggi. Nella capitale, Russia Unita e candidati vicini al partito di potere hanno conquistato 38 seggi sui 45, ha reso noto la Commissione elettorale. Il partito comunista, 5 seggi, Rodina (Patria) e i liberaldemocratici, un seggio ciascuno. Sempre a Mosca il partito di opposizione Yabloko, che non è riuscito a entrare nell’assemblea legislativa, ha denunciato la pesante interferenza degli organi dello stato nelle elezioni. L’organizzazione indipendente Golos ha denunciato 776 brogli documentati in tutto il paese, in particolare nel processo di registrazione dei candidati in cui sono stati esclusi esponenti dell’opposizione e realmente indipendenti – a Mosca sono state respinte le candidature dei candidati vicini all’oppositore Aleksei Navalny – e nell’accesso degli osservatori ai seggi.
Bruxelles. L’Unione europea “non riconosce né il quadro giuridico né la legittimità delle cosiddette elezioni” che si sono tenute in Crimea. E’ quanto spiega il Servizio europeo di azione esterna in una nota. La Ue “continua a condannare l’annessione illegale della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione russa e non la riconoscerà”, si aggiunge.
Tripoli. Alcuni caccia non identificati hanno eseguito nuovi raid contro le postazioni delle milizie islamiche nella parte meridionale di Tripoli, la capitale della Libia. Lo ha riferito l’emittente al-Arabiya, citando fonti locali.
Varsavia. Il presidente polacco Bronislav Komorovski ha affidato alla presidente della camera bassa del Parlamento di Varsavia Eva Kopacz l’incarico di formare il nuovo governo. Kopacz – che succede a Donald Tusk, nominato presidente del Consiglio Europeo – dovrebbe mettere insieme la nuova squadra di governo entro il 22 settembre. Il voto del parlamento sul nuovo esecutivo e’ in programma per il 27 settembre. Il governo di Tusk ha rassegnato le dimissioni giovedi’ ma restera’ in carica fino all’insediamento formale del nuovo esecutivo.
Mosca. L’ex ginnasta e deputata di Russia unita Alina Kabaeva, indicata da anni come la compagna del presidente Vladimir Putin, ha rassegnato le dimissioni da parlamentare. La stessa decisione, rende noto il quotidiano Kommersant, è stata presa oggi da altri due deputati dello stesso partito eletti in cariche locali alle elezioni di ieri (Aleksandr Bogomaz e Viktor Zubarev). Kabaeva, 31 anni, alla Duma dal 2007, ha citato non meglio precisati altri impegni di lavoro per motivare la sua decisione.