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OO.SS: NO ad una guerra fra categorie

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OO.SS: NO ad una guerra fra categorie

Il sindacato chiede all’amministrazione comunale aretina coinvolgimento

AREZZO – E’ un appello unitario quello lanciato questa mattina dalle Organizzazioni Sindacali della provincia di Arezzo, che è in linea con quanto accade a livello nazionale, per dire basta e a gran voce ad una politica fiscale fortemente vessatoria e discriminatoria anche nel territorio provinciale ed in particolare nel comune di Arezzo.

Il tema fiscale, hanno sottolineato i due segretari provinciali Alessandro Mugnai CGIL e Marco Salvini CISL, è centrale per il Paese. Ma una evasione fiscale di 180 miliardi di euro all’anno, in termini assoluti la più alta d’Europa,  non è più sostenibile perché determina problemi di squilibrio nella finanza pubblica ed è iniqua e ingiustificata condizione di appesantimento fiscale in particolare sul lavoro dipendente e pensioni. Se si riportasse il livello italiano di evasione fiscale a quello francese o tedesco si avrebbero senz’altro benefici: si recupererebbero  65/80 miliardi di euro annui.

Le nostre organizzazioni, proseguono Mugnai e Salvini, sono unitariamente impegnate perché non si apra una guerra fra le categorie e stiamo lavorando concretamente ad un reale cambiamento. E’ necessario porsi degli  obiettivi quali incentivare l’utilizzo della moneta elettronica, rendere effettiva e fruibile la conoscenza delle condizioni reddituali e patrimoniali di tutti i cittadini attraverso l’incrocio delle banche dati, introdurre meccanismi di contrasto di interessi fra venditori e consumatori, riconquistare il principio di legalità reintroducendo il reato di falso in bilancio e rafforzando il sistema sanzionatorio e penale.

Queste misure consentirebbero di far emergere non meno del 20/30% delle imposte attualmente evase con un gettito di circa 40 miliardi all’anno.

Per venire alla nostra realtà cittadina è necessario un chiarimento perché i rapporti “virtuali” che oggi ci sono ci hanno stancato. Sappiamo, aggiungono Mugnai e Salvini, che il Patto di stabilità ha creato non pochi problemi, ma il modo individualista di agire di questa amministrazione ci sconcerta. Quando si approntano i bilanci di previsione questi dovrebbero essere discussi con le parti sociali perché insieme si possono individuare le priorità e formulare proposte concrete.

Lo verifichiamo tutti i giorni che la crisi ha determinato anche nel nostro territorio danni mostruosi. Fare fronte comune nella lotta contro l’evasione è necessario come è necessario rivedere la tariffazione attraverso l’ISEE. Episodi che in queste ultime settimane ci ha offerto la cronaca non debbono verificarsi: una vera tutela dei soggetti svantaggiati è una priorità. Il nostro territorio continua ad offrire ancora tanto, ma la disoccupazione, soprattutto giovanile, aumenta e fare rete per non disperdere energie ed idee è necessario anche per meglio rispondere alle ingiustizie ed alla crisi favorendo reali percorsi di sviluppo.