Roma, 25 set. – (Adnkronos) – ”Al momento dell’insediamento del sovrintendente Carlo Fuortes, il maestro Riccardo Muti dal podio dell’orchestra a microfoni aperti interloqui’ con tutti i lavoratori in palcoscenico sostenendo che in Teatro si stava vivendo la circostanza con molto nervosismo e che lui, avendo parlato con il ministro Bray e con il sindaco Marino, sapeva che le cose per il teatro sarebbero andate bene per tutti i lavoratori. Questo e’ stato anche ribadito dopo il successo della prima di ‘Nabucco’ nella tournee’ a Tokio. Ma tutto cio’ non si è verificato. Lo stato di agitazione pressoche’ permanente e le azioni di minaccia e degli scioperi effettuati hanno animato tensioni, preoccupazioni tra tutti i lavoratori per tutta la stagione teatrale corrente e soprattutto quella estiva, danneggiata dagli scioperi”. E’ quanto scrivono in un comunicato congiunto Fistel Cisl, Uilcom Uil.
E spiegano ancora: ”la minaccia di Muti di non proseguire il suo percorso con il Teatro dell’Opera di Roma, a causa della conflittualità, e’ sempre stata presente e chi lo nega mente spudoratamente. Ora sarebbe il caso che ogni lavoratore ragionasse con la propria testa, qualcuno piu’ o meno consapevolmente sta mettendo in ‘scena’ la tempesta perfetta che potrebbe spazzare via le maestranze e le masse artistiche del teatro”.
”La pioggia di critiche piu’ o meno interessate che ci espongono al ludibrio internazionale rappresenta la chiave di volta per delle operazioni politiche esemplari che taciterebbero l’opinione pubblica – proseguono – improvvidamente stimolata da dichiarazioni insensate e al di fuori della realta’ economica che sta, purtroppo, allarmando tutto il paese Italia e non solo. Richiamiamo tutti i lavoratori di buon senso a ragionare su quanto successo dall’inizio delle attivita’ lavorative per favorire un clima di distensione e di confronto reale sul futuro della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Capitale”. (segue)