Home Nazionale Ospedali preparati ma imparare a riconoscere e isolare subito casi sospetti

Ospedali preparati ma imparare a riconoscere e isolare subito casi sospetti

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Milano, 18 ago. (AdnKronos Salute) – (Embargo alle 23.00) – L’epidemia di virus Ebola può varcare i confini africani e trasformarsi in potenziale pandemia? Sono convinti di no i medici dell’Emory University Hospital di Atlanta che in questi giorni stanno assistendo i due operatori sanitari americani rimpatriati e trattati con il siero sperimentale ZMapp dopo essere stati contagiati in Liberia.
In un articolo pubblicato sugli ‘Annals of Internal Medicine’, gli specialisti del centro statunitense definiscono “infondati” i timori che l’Ebola possa diffondersi in Europa e in Nord America, considerato il modo stesso in cui l’infezione si propaga e le rigorose misure di sicurezza attive negli ospedali. “Se anche dei casi di Ebola venissero importati dai Paesi colpiti in Africa occidentale – scrivono – la probabilità di diffusione del virus sono vicine allo zero grazie alle efficaci misure di sicurezza di cui sono dotate le strutture sanitarie dei Paesi sviluppati”.
Autore dell’intervento è Carlos del Rio, presidente dell’Hubert Department of Global Health della Emory’s Rollins School of Public Health e docente di medicina e malattie infettive alla Emory University School of Medicine. Fra i coautori Aneesh Mehta e G. Marshall Lyon, membri del team che sta prestando assistenza a Nancy Writebol e Kent Brantly.
Nell’articolo gli esperti statunitensi analizzano la storia dell’emergenza Ebola in Africa occidentale, i sintomi dell’infezione, gli interventi necessari a controllarla e lo sviluppo di terapie sperimentali.
Pur confermando che si tratta dell’epidemia più vasta mai scoppiata e di una sfida “senza precedenti” per i Paesi colpiti, innanzitutto per la debolezza delle infrastrutture sanitarie locali, del Rio e colleghi fanno notare come – a differenza di malattie trasmesse dalle zanzare come l’infezione veicolata dal virus Chikungunya recentemente comparso negli Usa – l’Ebola, benché altamente infettiva, si contrae solo attraverso il contatto diretto con secrezioni infette. Una modalità di trasmissione che, per sua stessa natura, non potrebbe ‘far presa’ in sistemi sanitari sviluppati come quelli europei e nordamericani.
Gli specialisti evidenziano comunque la necessità che i medici degli ospedali e dei pronto soccorso di tutto il mondo siano preparati a riconoscere l’infezione da virus Ebola, per “isolare immediatamente qualunque paziente abbia viaggiato di recente (entro le 3 settimane precedenti) in Africa occidentale e presenti sintomi compatibili con l’infezione”.