Home Nazionale Pa: Cgil, a rischio 100 mila lavoratori tra province e partecipate (2)

Pa: Cgil, a rischio 100 mila lavoratori tra province e partecipate (2)

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(AdnKronos) – Il sindacalista della Cgil sottolinea inoltre come “aumenta sempre di più la preoccupazione delle migliaia di lavoratori coinvolti nei processi di riforma, a partire da quelli interessati al riordino delle funzioni delle province”. Ecco perché “lo sciopero generale di domani 12 dicembre sarà una prima risposta, ma la mobilitazione continuerà per la difesa dei servizi pubblici, dell’occupazione, del reddito dei lavoratori, senza scaricare i costi sulle regioni già colpite da pesanti tagli, così come prevede la stessa legge Delrio”.
Gentile quindi sostiene che “all’affermazione del ministro dovranno seguire altri provvedimenti, atti concreti e non solo ennesimi annunci effetto, per garantire la certezza occupazionale ai circa 2.000 precari a tempo determinato che lavorano nei Centri per l’impiego e negli altri servizi delle province; garantire la certezza occupazionale anche per i dipendenti di quelle province (da 30 a 40) che a seguito degli ennesimi tagli previsti dalla legge di Stabilità andranno in default; garantire la certezza occupazionale per i dipendenti (circa 50 mila) delle società partecipate dalle ex province, il cui rapporto di lavoro rischia di essere interrotto o concluso a causa delle nuove e limitate funzioni delle province; affrontare il tema dell’occupazione in quelle amministrazioni (Stato, Camere di Commercio, Croce Rossa Italiana, etc.) sul territorio che saranno riordinate quando la legge delega sulla riforma della Pa verrà varata dal Parlamento, e che anche per questo va cambiata”.
Ma non solo sostiene Gentile, “prevedere la proroga dei contratti a tempo determinato presenti nelle Pubbliche amministrazioni (circa 80 mila al netto della Scuola), unitamente al superamento di vincoli che impediscono, soprattutto nelle piccole realtà, la effettiva prosecuzione del rapporto di lavoro, avviando primi processi mirati di stabilizzazione; prevedere che per non aggravare la situazione della Giustizia Italiana i 2.500 tirocinanti possano mantenere il loro lavoro trasformandolo a tempo determinato da prorogare; garantire l’occupazione prevista per gli Ispettori del lavoro”.