Home Attualità Economia Pagamenti commerciali, Arezzo è la seconda provincia Toscana più puntuale

Pagamenti commerciali, Arezzo è la seconda provincia Toscana più puntuale

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Nel terzo trimestre 2013, il 41,6% delle imprese della provincia ha saldato alla scadenza le fatture ai fornitori, ma i ritardi oltre i 30 giorni sono più che triplicati in tre anni. L'analisi del trend mostra in tutta la regione un nuovo allungamento dei tempi di pagamento concordati con i fornitori e l'aumento dei ritardi gravi.Lo Studio Pagamenti CRIBIS D&B in Toscana nel terzo trimestre 2013

Nel primo trimestre 2013 il 41,6% delle imprese della provincia di Arezzo ha pagato alla scadenza le fatture ai propri fornitori, mentre il 42,5% ha saldato con un ritardo fino a 30 giorni oltre il termine e il 15,9% con un ritardo superiore ai 30 giorni. Una performance che vale alla provincia il secondo posto in regione per puntualità, anche se – come in tutta la Toscana, l'analisi del trend segnala peggioramento dei ritardi gravi, più che triplicati in tre anni, passando dal 4,7% del 2010 all'15,'% attuale).
È quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2013 realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese toscane nel terzo trimestre 2013.
La classifica della puntualità a livello regionale vede al primo posto Pistoia, con il 43,9% di imprese puntuali, e dopo Arezzo (41,6%) Pisa (40,7%), Firenze (40,1%), Siena (39,7%), Prato (39,6%), Lucca (37,8%), Massa – Carrara (36%). In coda alla classifica, si collocano Livorno, con il 35,2% di imprese puntuali, e Grosseto con il 35,1%.
Nella media regionale, nel terzo trimestre 2013, il 39,3% delle imprese ha onorato puntualmente i propri impegni nei confronti dei fornitori, mentre il 45,3% ha saldato le fatture con un ritardo fino a 30 giorni oltre i termini concordati e il 15,4% ha superato i 30 giorni di ritardo. L'analisi del trend mostra un nuovo allungamento dei tempi di pagamento concordati con i fornitori e l'aumento dei ritardi gravi, che hanno conosciuto un incremento del 208% in tre anni.