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Pakistan: strage Peshawar, studenti celebrano coraggio maestre

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Islamabad, 18 dic. (AdnKronos/Aki) – Hanno pagato con la vita il loro coraggio e l’aver tentato fino all’ultimo di difendere i loro ragazzi dalla furia dei Talebani. A distanza di 48 ore la stampa pakistana torna sulla strage della scuola di Peshawar assaltata dagli studenti coranici, celebrando l’eroismo delle maestre, i cui ultimi istanti in vita vengono ricordati dai ragazzi sopravvissuti, alcuni dei quali devono la vita proprio al loro intervento.
La storia della 24enne Afsha Ahmed è quella di altri insegnanti che come lei martedì si trovavano nella scuola per i figli di militari. Afsha non ha evitato che la strage fosse compiuta, ma ha salvato lo stesso tante vite umane. “E’ stata così coraggiosa”, ha raccontato ai giornalisti pakistani Irfanullah, uno studente di 15 anni che sarebbe stato probabilmente ucciso se la sua insegnante non si fosse parata davanti ai Talebani impedendogli di entrare in classe.
“Le sue ultime parole ai terroristi sono state: ‘Prima dovete uccidermi perché non vedrò i corpi dei miei studenti stesi davanti a me'”, ha ricordato il giovane, citato dal sito del The Express Tribune.
I Talebani le hanno fatto pagare il suo coraggio bruciandola viva con della benzina. “Anche mentre bruciava – ha affermato Irfanullah dall’ospedale di Peshawar dove è ricoverato – ci urlava di scappare via e di metterci in salvo da qualche parte”.
Anche un’altra insegnante, Hifsa Khush, è stata bruciata viva davanti ai suoi studenti. “La nostra insegnante ha mostrato enorme coraggio. Non ha avuto paura nemmeno quando le hanno sparato”, ha detto un altro ragazzo, Wasil Ali, ricoverato con ferite all’addome e alla testa. Ali ha precisato che quando i terroristi hanno iniziato a sparare, Hifsa ha iniziato a correre in tutte le classi, gridando agli studenti di chiudersi dentro. “Tutti i 900 studenti della scuola sarebbero stati uccisi se queste due insegnanti non si fossero esposte, ma hanno pagato con la vita – ha concluso Jaffar Gul, un ragazzo scampato alla strage – Che Dio le benedica”.