Home Nazionale Papa: Radicali, obiezione coscienza non diventi imposizione

Papa: Radicali, obiezione coscienza non diventi imposizione

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Roma, 15 nov. (AdnKronos) – ”Non è un sorpresa che Papa Bergoglio abbia oggi confermato l’impostazione vaticana sull’obiezione di coscienza in materia di aborto ed eutanasia. Il problema, almeno nel nostro Paese, è l’incapacità delle istituzioni di garantire i diritti di tutti e di impedire che attraverso l’obiezione di coscienza si realizzi il boicottaggio della legge”. Lo sottolinea Marco Cappato, esponente radicale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e promotore della campagna per l’eutanasia legale.
”Spetta infatti allo Stato italiano -avverte- il compito di garantire che l’obiezione di coscienza non si trasformi in imposizione di coscienza dei medici sulle donne e sui malati, e che sia l’assistenza medica all’aborto che all’interruzione di terapie vitali sia garantita a tutti e nelle migliori condizioni. Per quanto riguarda l’eutanasia in senso più stretto -cioè l’intervento diretto del medico volto a provocare la morte del paziente che ne fa richiesta- va anche chiarito che la vera minaccia oggi non è certo per i medici che si oppongono, ma per quelli che scelgono di assecondare le richieste del paziente, e che rischiano fino a 15 anni di carcere per omicidio del consenziente”.
”La questione dell’obiezione di coscienza in Italia -conclude- si porrà dunque quando l’eutanasia sarà legalizzata come l’aborto, mentre oggi è la coscienza dei malati ad essere calpestata insieme a quella dei medici disposti ad aiutarli a morire senza soffrire”.