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Parma: inquinati fossi del Naviglio, sequestro alla Lavanderia Torinese

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Parma, 12 nov. (AdnKronos) – – E’ scattato il sequestro, disposto dal Gip, alla Lavanderia Torinese di Parma. Il giudice ha accolto la richiesta del Comune, “dettata esclusivamente dalla necessità di tutelare la qualità delle acque pubbliche” spiega l’amministrazione, ricordando che “già da anni la questione era all’attenzione dei diversi enti competenti, ma solo ora è arrivata la svolta che pone almeno temporaneamente fine alle emissioni inquinanti”. Al centro della vicenda l’inquinamento dei fossi e canali che sfociano nel Naviglio.
Il tutto ha avuto inizio con i numerosi esposti ad Arpa presentati da privati cittadini, che lamentavano costantemente un grave inquinamento delle acque superficiali del fosso interpoderale situato nei pressi della Lavanderia Torinese in via Colorno, che riceveva, tra gli altri, i reflui prodotti dalla stessa ditta e che risulta tributario del fosso confluente nel Canale Naviglio.
Negli anni seguenti i ripetuti controlli da parte di Arpa, Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Bologna, Polizia Provinciale, Agenti Ambientali del Comune di Parma, Ausl avevano accertato diverse criticità del sistema di depurazione della ditta in questione. Erano quindi stati emessi diversi atti di diffida da parte degli enti competenti, finalizzati ad imporre la sospensione degli scarichi idrici inquinanti delle lavatrici ad acqua, che quindi avrebbero dovuto essere smaltiti come rifiuti liquidi.