Roma, 12 dic. (AdnKronos) – ”In aula porremo rimedio all’incidente di percorso dei giorni scorsi, ma certo non aiutano coloro che parlano di ‘segnale politico’ che hanno voluto dare al Pd. Voti di coscienza, in dissenso dalla linea votata a maggioranza dal partito, non sono ammessi”. A metterlo in chiaro è il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, in un’intervista al Messaggero dove si sofferma sulla battuta d’arresto a sorpresa per il Governo, andato sotto in commissione Affari costituzionali della Camera sulle riforme.
”Occorre essere coerenti ai principi di lealtà che vigono in ogni partito come il nostro – rimarca – E’ assurdo mandare segnali interni usando le istituzioni e giocando con la Costituzione”. Per Guerini ”fa sorridere chi dice che minacciamo i deputati. Siamo impegnati in uno sforzo grandissimo di cambiare il Paese dentro una congiuntura economica molto difficile. Giocare per rallentare il processo di riforme significa non rendersi conto della responsabilita’ che abbiamo”.
All’assemblea di domenica ”se c’è bisogno di chiarire qual e’ la linea del Pd, lo faremo. Non siamo un circolo culturale. Si discute e poi si vota”. ”Non possiamo immaginare – mette in chiaro – che ad ogni passaggio parlamentare con contenuti significativi possa essere posta nel Pd la questione di coscienza. Giusto sulle questioni eticamente sensibili”.