Torino, 26 set. (AdnKronos) – Il predatore di minorenni online conosciuto con il nickname di “papy54cam”, nel mondo reale era uno stimato commerciante della Venezia bene, sposato e residente nel centro del capoluogo veneto. A smascherare e arrestare il pedofilo è stata la polizia postale di Torino, coordinata dalla procura del capoluogo Piemonte, che per oltre un anno ha chattato con l’uomo sotto copertura. Una volta guadagnata la sua fiducia gli agenti sono riusciti a risalire al suo indirizzo fisico e ieri lo hanno arrestato.
La sua identità digitale, che si aggiornava nella parte numerica seguendo la sua età, era conosciuta e monitorata dai poliziotti fin dal 2007 (allora il nickname era “papy45cam”). L’uomo privilegiava infatti il ruolo di “padre” che voleva tenere nelle chat erotiche con le minorenni. In particolare usava ricercare materiale pedopornografico sia attraverso l’utilizzo di chat sia per mezzo di web-cam con minori di varie fasce di età.  
L’attività di polizia giudiziaria, svolta anche attraverso la cosiddetta perquisizione informatica, ha permesso di rilevare, nei numerosi supporti e dispositivi informatici in uso all’indagato, decine di migliaia di file e video ritraenti minori, anche in tenera età, sottoposti ad abusi sessuali, torture e sevizie.