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per L’AMORE di… fotografia, pittura e scultura

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Dopo il successo della prima mostra, torna ad Arezzo la collettiva in onore di Alfred Stieglitz

Dal 5 al 16 dicembre 2014 gli spazi espositivi di Via Cavour 85, ad Arezzo, ospitano la seconda parte della collettiva di successo intitolata per L’AMORE di… fotografia, pittura e scultura: due mostre collettive in onore del 150° anniversario della nascita di Alfred Stieglitz.

Un evento curato da Daniele Alfani e presentato da Marco Botti, sotto la direzione artistica di Danielle Villicana D’Annibale con l’obiettivo di unire artisti locali e internazionali e omaggiare il fotografo e gallerista di fama mondiale, personaggio chiave per l’arte del Novecento che ha introdotto la crema dell’arte contemporanea europea in America, esponendo per primo artisti come Rodin, Picasso, Duchamp e tanti altri.

Un rinfresco gustoso farà da accompagnamento al vernissage di venerdì 5 dicembre dalle ore 18, impreziosito dalla performance Dolce Sollievo di Adele Lo Feudo, coadiuvata per l’occasione dalla co-performer Manuela Partenzi e del testo introduttivo di Stefano Maria Baratti.

L’esposizione proseguirà poi, a ingresso libero, fino a martedì 16 dicembre con il seguente orario: dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 20; 6, 7 e 8 dicembre dalle ore 11 alle 20, o dietro appuntamento.

 

Tra gli eventi collaterali della prima mostra si segnala, sabato 13 dicembre alle ore 18, una seconda “tavola rotonda” con i fotografi, pittori e scultori partecipanti a cura del giornalista Marco Botti. Nello stesso appuntamento Danielle Villicana D’Annibale e Maurizio D’Annibale festeggeranno con un secondo brindisi ai primi quattro anni di attività dello spazio espositivo Via Cavour 85 (già Villicana D’Annibale Galleria D’Arte) e alle 68 mostre organizzate dal dicembre 2010.

 

L’IMPORTANZA DI STIEGLITZ

Alfred Stieglitz (1864/1946), nato a Hoboken nel New Jersey, fu il fondatore del giornale Camera Notes nel 1897 e della rivista Camera Works, da lui diretta dal 1903 al 1917. La sua galleria “291”, aperta sulla Fifth Avenue a New York dal 1905 al 1917, fu uno spazio dinamico che cambiò letteralmente la storia della fotografia e dell’arte negli Stati Uniti.

Il fermento, gli scambi e le contaminazioni orchestrate con sapienza e passione da Stieglitz produssero un’esplosione di creatività nei primi decenni del Novecento.

Nella sua galleria egli espose per primo fotografie accanto a dipinti e sculture, impegnandosi a dare piena dignità alla nuova forma d’arte. Altro suo grande merito fu l’introduzione nel mercato americano di grandi avanguardisti europei come Rodin, Matisse, Toulouse-Lautrec, Manet, Cézanne, Renoir, Rousseau, Picasso, Brâncusi, Picabia e Duchamp.

Noto per il suo rapporto artistico e d’amore con la pittrice americana Georgia O’Keeffe, di cui ha scattato oltre 350 ritratti, Stieglitz fu un formidabile promotore dei dipinti della moglie, che riusciva a vendere a prezzi più alti di molti artisti uomini, una novità all’epoca.

Come spiega il curatore Daniele Alfani, “Alfred Stieglitz è una figura fondamentale, forse la più importante nella storia delle arti visive in America per i suoi ruoli di fotografo, editore, mecenate, collezionista e promotore di artisti di vario genere”.

 

LA MOSTRA

L’idea dell’evento nasce da un incontro tra i fotografi aretini e l’americana Pinque Clark, moderato dal giornalista Marco Botti a Via Cavour 85 lo scorso giugno. Per onorare Alfred Stieglitz, nel 150° anniversario della nascita, sono state così pensate due mostre collettive che includono trentanove artisti, di cui ventinove italiani e dieci dal resto del mondo.

Saranno esposizioni eclettiche ed eterogenee che mescoleranno pittura, scultura e fotografia, proprio come faceva l’americano un secolo fa, sia per stimolare la creatività nella scena locale, sia per promuovere gli scambi culturali con autori internazionali. I selezionati comprendono infatti personaggi di chiara fama ma anche talenti emergenti.

 

Gli artisti della seconda mostra collettiva (15 italiani e 7 internazionali) sono: Neal Barab (USA), Francesco Biagini (Arezzo), Chiara Bigiarini Whitworth (Arezzo), Mària Magdolna Czakò (Ungheria), Giuseppe Di Chiaro (Napoli), Simonetta Fratini (Arezzo), Rino Giannini (Pietrasanta – Lu), Fabiana Laurenzi (Arezzo), Adele Lo Feudo (Cosenza), Gustavo Maestre (Venezuela), Giancarlo Montuschi (Faenza – Ra), Leonardo Passeri (Assisi – Pg), Frank Rekrut (Canada), Paolo Remondini (Massa Lombarda – Ra), Alessandro Sala (Genova), Lucrezia Senserini (Arezzo), Joy Stafford Boncompagni (Inghilterra), Riccardo Terziani (Arezzo), Laura Thompson (Canada), Annamaria Veccia (Roma), Danielle Villicana D’Annibale (USA), Filippo Volpi (Città di Castello – Pg).

Un elenco di autori eccellenti dove spiccano figure internazionali come Neal Barab, Joy Stafford Boncompagni, Gustavo Maestre, Frank Rekrut e Laura Thompson, senza dimenticare noti artisti italiani come Giancarlo Montuschi e Rino Giannini.

 

 

Brevi biografie degli artisti:

 

Neal Barab, artista statunitense, inizia la sua carriera in California, dove si diploma nel 1982 in Belle Arti all’Università di Santa Cruz. Nel 1987 si trasferisce in Versilia, ma trascorre anche alcune estati in Svezia per lavorare il granito. Dal gennaio 2002 fa parte dello Studio Pescarella di Pietrasanta (Lu). Ha esposto in Europa e Stati Uniti, partecipato a simposi in Svezia, Cina, Israele e Germania, installato una scultura monumentale in marmo a due pezzi nel Parco delle Sculture del Chianti. Da alcuni anni fa accostamenti con diversi materiali lapidei per un’unica composizione. Collabora con architetti e progettisti di giardini per creare opere unendo natura, architettura e scultura.

 

Francesco Biagini nasce a Firenze nel 1986 e vive in Casentino, a Chiusi della Verna (Ar). Da sempre affascinato dalla fotografia, muove i primi passi cimentandosi nella foto naturalistica subacquea, sua grande passione. Dopo gli studi scientifici si diploma alla Scuola internazionale di fotografia di Firenze nel 2012. Inizia così la sua duplice attività nel settore: da un lato è fotografo professionista specializzato in riproduzione di opere d’arte, dall’altro artista che utilizza il medium fotografico come installazioni vere e proprie, creando qualcosa del tutto nuovo.

 

Chiara Bigiarini Whitworth nasce ad Arezzo, dove si diploma al Liceo Classico. Negli anni Ottanta frequenta il corso di Comunicazione e Grafica pubblicitaria a Firenze, patrocinato dalla Regione Toscana, e in seguito lavora nella comunicazione visiva a vario titolo, specializzandosi nella progettazione grafica dell’evento nell’ambito culturale. Negli anni Novanta è art director in un’agenzia di Roma e si occupa di progettazione grafica visual di eventi congressuali nazionali. Dopo una breve trasferimento negli Stati Uniti torna a lavorare in Italia. Da anni collabora con le Officine della Cultura di Arezzo per importanti festival, eventi e progetti culturali.

 

Mària Magdolna Czakò, è nata a Zalaegerszeg (Ungheria) nel 1957. Si è diplomata al Liceo Artistico di Pècs nella sezione ceramica-scultura e laureata in Grafica artistica all’Accademia di Belle Arti di Budapest. Dopo il periodo accademico trova spazio nel mondo delle illustrazioni per l’editoria e in quello della progettazione di figure per film d’animazione. Nel 1990 si trasferisce in Toscana, dove grazie all’argilla crea forme che rappresentano destini e caratteri umani, visioni reali e oniriche, ispirazioni di spazi vitali. Ha esposto in mostre personali e collettive in Ungheria, Italia, Cuba, Finlandia, Austria e Germania.

 

Giuseppe Di Chiaro nasce a Napoli nel 1972 e risiede da molti anni ad Assisi (Pg). Pittore e scultore autodidatta, inizia a creare arte a dieci anni, senza aver imparato da nessuno, ispirato dall’animo. Il primo dipinto lo realizza a 17 anni utilizzando la tecnica della tempera su cartone. La stessa opera astratta è stata replicata di recente come olio su tela e intitolata My hands. I profumi della natura e i suoi colori sono da sempre fonte di ispirazione per il pittore campano.

 

Simonetta Fratini nasce ad Arezzo. Graphic designer, illustrator, visual artist, si diploma a Firenze presso l’Istituto per l’Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli con indirizzo in Grafica Pubblicitaria. Trasforma da sempre i pensieri e le emozioni in immagini. È ideatrice e illustratrice di una collana di libri per bambini dal titolo Gli Animalocchi. Le sue opere nascono da giochi di parole e si servono dell’ironia per avvicinare le persone a temi socialmente importanti: ambiente, cultura, mondo dell’infanzia. Le creazioni di Simonetta si dividono in Pensieri Solidi, realizzati usando materiali riciclati, e Mousefatti, ovvero illustrazioni digitali realizzate con tavoletta grafica e programmi vettoriali.

 

Rino Giannini nasce a Pietrasanta (Lu) nel 1939 e cresce nell’ambiente della lavorazione del marmo. Dopo varie esperienze si indirizza verso la scultura, diplomandosi alla Scuola d’Arte di Pietrasanta (Lu). Come scultore professionista ha ottenuto importanti commissioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Nel 1975 diviene docente in Tecnica del marmo alla Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, e mantiene l’incarico per venti anni. Ancora oggi continua a scolpire alla Scuola superiore di Scultura di Pietrasanta, oltre a partecipare a simposi e altre manifestazioni di tipo figurativo in tutto il mondo (Francia, Spagna, Grecia, Svizzera, Israele, Libano, Siria e Stati Uniti).

 

Fabiana Laurenzi nasce ad Arezzo nel 1979. Ricerca da anni la forma espressiva che può portarla a esprimere la sua spiccata sensibilità. Inizia così una profonda esplorazione con un unico centro: l’essere umano. Si avvicina alla fotografia da autodidatta, prende lezioni private da alcuni fotografi e quindi approda all’associazione Fotografica Imago. Spirito libero, affronta la fotografia di viaggio con Iago Corazza, fotografo National Geographic. Nel settore della fotografia musicale da due anni documenta concerti della scena jazz, segue la Fantomatik Orchestra e il musicista Ismaila Mbaye. In collaborazione con la Lav, nel 2013 ha realizzato la mostra Se niente importa, non c’è nulla da salvare.

 

Adele Lo Feudo, in arte ALF, nasce a Cosenza nel 1967. Dopo gli studi classici e la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Salerno, si trasferisce a Perugia dove la sua vita prende la via dell’arte. Si diploma come interior designer e insegna per sette anni nel settore, quindi riprende a dipingere e consegue il diploma di maestro d’arte. Inizia così il suo percorso artistico, partecipando dapprima a mostre collettive che, dal 2010, lasciano sempre più il posto alle personali. Nel 2013 comincia la sua attività di performer. Di recente ha esposto a Via Cavour 85 di Arezzo con la personale Qui non si muore!. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private e pubbliche.

 

Gustavo Maestre è nato a Barcelona (Venezuela). Pittore, scultore e grafico, ha conseguito nel 1975 il diploma all’Escuela Artes Platicas A. Reveron della sua città. Si è diplomato nel 1979 in incisione e serigrafia all’Istituto Tres Rayas di Madrid e nel 1985 in tecniche della ceramica all’Istituto d’Arte di Sesto Fiorentino (Fi). Vive e lavora a Prato. Ha tenuto personali sia a livello nazionale sia internazionale. Le sue opere sono presenti in collezioni italiane e straniere. L’arte di Gustavo è sospesa tra brandelli di immagini all’interno di una creatività circolare e senza fine, aperta al piacere della pittura che assorbe tutto attraverso il gesto astratto, il respiro del soggetto, il gioco del piacere di una pulsazione interna che rivela tante possibilità.

 

Giancarlo Montuschi nasce a Faenza nel 1952. Da anni vive e lavora a San Leo di Anghiari (Ar). Pittore, ceramista e scultore, si esprime con un linguaggio “ingenuo”, fiabesco e sostanzialmente fantastico, con venature alchemico-esoteriche. Il fatto di essere nato nella terra d’eccellenza per la ceramica e di aver respirato negli anni di formazione i fermenti rivitalizzanti generati dalla Pop Art, ha evidenziato, in Montuschi, due linee espressive complementari e formalmente diverse. Dagli anni Ottanta partecipa con successo di pubblico e critica a mostre personali, rassegne e fiere in Italia e all’estero. Musei e fondazioni italiane conservano le sue opere. Montuschi lavora stabilmente con gallerie italiane e con una galleria americana di Chicago.

 

Leonardo Passeri nasce ad Assisi (Pg) nel 1982. L’esperienza e la passione per il campo creativo nascono e si sviluppano nei primi anni Novanta, quando frequenta studi superiori in ambito artistico. Nel 2002 si trasferisce a Londra dove per sei anni approfondisce e perfeziona studi e collaborazioni lavorative. Frequenta con ottimi risultati la Central Saint Martins College of Art and Design, collabora con studi grafici londinesi affermati nel settore del design, dando vita a uno stile artistico, creativo e concettuale. Unendo l’avanguardia di Londra con l’estro e l’eleganza del design italiano, Passeri crea una pittura che dà emozioni. Tornato in Italia, forgia un marchio di moda ed espone le sue opere pittoriche in importanti vetrine e salotti.

 

Frank Rekrut è uno scultore canadese, la cui carriera è iniziata nell’Ontario. Nel 2010 si trasferisce a Firenze con la moglie, la pittrice Laura Thompson. La vita fiorentina, l’Italia, sono una continua fonte di ispirazione: la gente, l’architettura, l’arte e la storia, l’interazione con altri artisti e artigiani. Interessato all’esplorazione della figura umana, Frank combina la propria estetica con la sua solida formazione accademica, e il risultato è un interessante equilibrio fra molteplici varietà di temi e soggetti. Le opere di Frank sono in collezioni private e pubbliche in Canada, Stati Uniti, Italia e Spagna; fra queste spiccano una scultura nella collezione permanente del Museo Europeo di Arte Moderna (MEAM) di Barcellona e il monumento nazionale dedicato a Harriet Tubman nell’Ontario.

 

Paolo Remondini nasce a Massa Lombarda, nel ravennate, dove vive e dipinge. Si diploma al Liceo Artistico di Ravenna e quindi si è laurea alla Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. Oggetti d’uso quotidiano o semplici suppellettili, che evocano posture umane, diventano protagonisti della sua pittura e sembrano volersi far ritrarre dentro una natura silente, affiorando quali presenze allusive o profili di luce dall’aspetto monocromo e vibrante. Come silhouette allineate, in ampie campiture di cromie a tinta unita (rosse, blu, viola, gialle, verdi, nere), vasi, brocche, bottiglie o bicchieri espongono le loro forme con pulsante vitalità, simili ad apparizioni metafisiche che recitano su un palcoscenico improvvisato o si stagliano autonomamente su sfondi magicamente sospesi, raccontando il silenzio degli esseri umani.

 

Alessandro Sala nasce a Genova nel 1958. Si diploma all’Istituto Tecnico per Geometri e due anni dopo si specializza in grafica pubblicitaria. Alla fine degli anni Settanta partecipa ad alcune collettive con i suoi dipinti. Negli anni Ottanta si dedica alla progettazione grafica, lavorando per le più importanti aziende del settore. Negli anni Novanta torna a esporre, incontra il maestro Carlo Azzaretti ed elabora la sua arte, la Cosmiconirica. La tecnica prediletta, utile a dare un senso di non brillantezza, è fatta di olio e sabbia su tela o tavola. Sala partecipa da anni a mostre personali in Italia e all’estero; diversi suoi lavori sono entrati a far parte di collezioni private e pubbliche. Da alcuni anni si è trasferito nell’entroterra savonese, dove crea sculture e piatti in ceramica utilizzando il suo linguaggio artistico distintivo.

Lucrezia Senserini è nata ad Arezzo nel 1988, città dove vive e dove si è laureata nel 2011 in Musica e Spettacolo presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Siena. È in questo periodo che si avvicina al mondo della fotografia, inizialmente da autodidatta, in seguito frequentando la Scuola Internazionale di Fotografia APAB di Firenze nel biennio 2011/12. Parallelamente alla fotografia privata porta avanti una sua ricerca artistica, che dal 2009 le ha consentito di partecipare a concorsi nazionali ed esporre con mostre personali e collettive.        Lucrezia pensa che la fotografia sia fatta di luce ed emozioni. I temi a lei più vicini sono il rapporto con la natura, con il proprio corpo, con i sentimenti, con il tempo.

 

Joy Stafford Boncompagni è nata in Inghilterra, dove si è laureata in pittura alla Norwich School of Art nel 1978. Lavora con acquerello, olio e pastello e negli ultimi anni ha scoperto il mondo della vetrofusione che le ha aperto nuove vedute. Dal 1983 vive e lavora a Sansepolcro (Ar), dove ama dipingere “en plein air” ed è affascinata dal “genius loci”. Negli anni ha esposto in personali e collettive e partecipato con successo a numerosi premi e concorsi. Le sue opere sono in collezioni private di Giappone, USA, Nuova Zelanda, Germania e Inghilterra.

 

Riccardo Terziani nasce ad Arezzo nel 1973. In età adolescenziale sviluppa le passioni per la musica e per i generi cinematografici dell’horror e della Nouvelle Vague di fine anni Cinquanta. Nel periodo universitario affronta con entusiasmo scrittori come Proust, Yourcenar, Camus e Robbe-Grillet. Nel 2006, viene introdotto nell’azienda Copy One – oggi Copy Service di cui è socio – dove si dedica con passione al mondo della grafica. Nel frattempo si avvicina allo scrittore David Herbert Lawrence, del quale abbraccia l’idea antiprogressista, e scopre gruppi quali The Focus Group, The Advisor Circle e Belbury Poly di cui condivide la logica passatista. Nel 2013 espone alla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte con una mostra personale intitolata Appunti di grafica.

 

Laura Thompson è una pittrice canadese. Le sue opere a olio includono ritratti, figure, paesaggi e nature morte. L’ottima base educativa, che riprende il metodo delle accademie francesi del XIX secolo, permette a Laura di disegnare e dipingere realisticamente senza privare i suoi quadri di stili diversi e contemporaneità; il risultato di questo connubio è una pittura moderna, libera e mai noiosa. Dopo una vita passata a dipingere in Ontario, nel 2010 Laura e suo marito Frank Rekrut, scultore, hanno deciso di aprire uno studio a Firenze. L’atmosfera della città, il contrasto fra antico e moderno forniscono un’ispirazione costante. I dipinti di Laura si trovano in collezioni private di Canada, Stati Uniti, Germania e Italia.

 

Annamaria Veccia nasce a Roma da una famiglia di origini veneto-partenopee e risiede da tempo a Sansepolcro (Ar), dove ha il suo studio. Deve la propria formazione artistica a Firenze, città nella quale consegue il diploma al Liceo Artistico e dove frequenta alcuni corsi all’Accademia di Belle Arti – sezione nudo. L’incontro con il maestro Pietro Annigoni sarà per lei fondamentale. Dopo un periodo di ricerca abbraccia la corrente impressionista – astratta, dedicandosi soprattutto al paesaggio toscano e umbro. La sua è una tavolozza ricca, dove il colore predomina con energia. La pennellata è decisa pur senza rinunciare ai tratti dolci e alla voglia di catturare l’attimo. Ha allestito mostre personali in Italia e all’estero e partecipato con successo a vari concorsi.

 

Danielle Villicana D’Annibale è artista, studiosa d’arte, pittrice, scultrice, ceramista, scenografa, gallerista e curatrice. Nasce negli Stati Uniti, a San Francisco, nel 1972. Nel 1994 si laurea in Storia dell’arte e Arti Visive all’Occidental College di Los Angeles. L’amore per il Rinascimento la porta in Italia nello stesso anno, dove frequenta importanti maestri e atelier fiorentini. In seguito apprende la tecnica dell’affresco alla scuola di Leonetto Tintori di Prato. Dal 1998 al 2000 è negli Stati Uniti a lavorare come scultrice, pittrice e decoratrice per importanti progetti privati. Nel 2001 torna in Italia e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma dove raggiunge il diploma accademico in Pittura con lode nel 2006. Prosegue nel frattempo con le ricerche plastiche e pittoriche, virando verso l’astrazione. Nel 2005 si trasferisce ad Arezzo e coadiuvata dal marito Maurizio D’Annibale, light designer, lavora al progetto “Villa Margherita a Paradise for Artists in Tuscany”. Nel 2010 apre la Villicana D’Annibale Galleria D’Arte, oggi Via Cavour 85. Da allora ha curato e organizzato quasi settanta mostre e numerosi eventi, concerti e incontri nei suoi spazi espositivi e in altri luoghi aretini.

 

Filippo Volpi nasce a Città di Castello (Pg) nel 1982. L’amore per la scultura si manifesta all’età di venticinque anni, a seguito della visita al museo presso la casa natale di Michelangelo a Caprese. Inizialmente focalizza la sua passione nella riproduzione degli antichi blasoni e stemmi in pietra, partecipando con entusiasmo alle rievocazioni storiche medioevali ed esibendosi al pubblico come “scalpellino”. Autodidatta e sperimentatore, negli ultimi anni ha affinato lo stile e si è cimentato nella lavorazione di altri materiali, nonché nella pittura.